Di intelligenza artificiale generativa si parla ovunque, ma quando si tratta di applicare i nuovi strumenti al mondo del lavoro noto grande confusione. Per questo motivo, insieme a Raffaele Gaito abbiamo progettato la masterclass “IA Pratica: il copilota per la tua azienda“, un corso live di 6 ore (il 9 e 10 aprile) per mostrarvi, con esempi concreti, come portare l’IA nella vostra attività imprenditoriale.
I vantaggi della GenAI
I vantaggio dell’IA generativa sono molteplici, ma i più importanti per chi vuole immediatamente metterci le mani sono:
- Efficienza: questi strumenti ci permettono di fare molte più cose in minor tempo rispetto a quanto facevamo in passato e ovviamente questo porta con sé anche una riduzione dei costi;
- Potenziamento della creatività: potrebbe sembrare controintuitivo, ma questi strumenti ci aiutano a sbloccarci nei momenti di stallo e sono dei validi assistenti nel proporci idee nuove o alle quali non avevamo pensato. A ciò si aggiunga anche la capacità di farci creare immagini, video, musica da semplici descrizioni testuali;
- Ampliamento delle capacità: i tool di GenAI sono particolarmente utili al singolo professionista o a chi ha una piccola attività imprenditoriale che non hanno la possibilità di avvalersi di grandi team di lavoro. Questo perché sono pensati per essere utilizzati molto facilmente e per abilitare delle capacità che non sono innate in ciascuno. Per esempio, non tutti siamo dei disegnatori o fotografi bravi, ma con software come Midjourney possiamo riuscire, con poco sforzo, a creare immagini professionali per i nostri materiali di marketing;
- Competitività: imparare ad utilizzare gli strumenti di intelligenza artificiale generativa è un vantaggio competitivo perché ci permette di reagire più velocemente ai cambiamenti del mercato, testare nuove idee e arricchire l’offerta di prodotti e materiali di lead generation.
IA: Gli errori da non fare
I vantaggi dell’IA generativa sono enormi, ma bisogna stare attenti a non cadere in alcuni tranelli. Gli errori più frequenti sono:
- Focus sullo strumento: è facile farsi prendere dall’entusiasmo e focalizzarsi eccessivamente sul singolo strumento e sulle sue funzioni. Dovremmo, invece, imparare ad acquisire un mindset, un approccio che possa essere applicato a qualsiasi strumento perché i tool passano o evolvono, mentre la giusta forma mentis rimane;
- Focus sulla singola attività: il secondo errore è conseguenza del precedente. Quanto ci fissiamo su un singolo strumento siamo portati ad utilizzarlo per risolvere un singolo problema. La cosa migliore da fare sarebbe iniziare analizzando i nostri flussi di lavoro attuali e cercare di capire quali sono le soluzioni ideali, non gli strumenti, per ottimizzarlo;
- Aspettative irrealistiche: spesso iniziamo ad usare strumenti di IA generativa pensando che possano fare di tutto. Il giusto approccio è quello della sperimentazione di più tool, ma sempre partendo dalle nostre esigenze effettive in modo che lo strumento non vada a stravolgerle, ma a migliorarle;
- Pensare di dover essere dei tecnici: il termine intelligenza artificiale potrebbe spaventare perché associato a capacità tecniche che pensiamo di non avere. In realtà, i nuovi strumenti di IA generativa sono software no-code cioè che ci permettono di ottenere dei risultati senza essere dei programmatori o degli esperti. A volte basta sapere usare il linguaggio naturale. Certo, bisogna affinarlo ed acquisire competenze di “prompt design” ossia la capacita di dialogare nel modo più appropriato con il software.
Se hai bisogno di capire come introdurre l’intelligenza artificiale generativa nel tuo flusso di lavoro, dai un’occhiata alla Masterclass “IA Pratica: il copilota per la tua azienda”.