Guida a Sora l’app di OpenAI per fare video con l’IA

Dopo 10 mesi di attesa OpenAI ha rilasciato Sora (che in giapponese vuol dire cielo) il suo strumento di generazione di video con l’intelligenza artificiale. Al momento, è accessibile dall’Italia soltanto usando una VPN e avendo l’abbonamento ChatGPT Plus. Una versione con più funzioni è disponibile con l’abbonamento PRO.
Io l’ho usata per un po’ e ho deciso di creare un video tutorial per guidarvi.

Innanzitutto va detto che questa prima release si basa sul modello “Sora Turbo”, più efficiente e veloce, ma anche meno accurato di quello propagandato a febbraio da OpenAI.

Non vi nascondo la mia delusione per i tanti problemi riscontrati, pur a fronte di una alta qualità dei singoli fotogrammi: errori nella fisica degli oggetti, scene che cambiano repentinamente, personaggi non coerenti nel tempo.

Le funzioni di Sora

Sora presenta una serie di funzioni specifiche che lo rendono interessante e, in alcuni casi, diverso dai competitor che già affollano il mercato:

  • Recut serve a tagliare la parte di un video e ad estendere quella rimanente
  • Remix rimpiazza elementi del video sulla base del prompt che scriviamo
  • Blend è una sorta di morphing tra due video diversi. Si possono scegliere diverse tipologie di intensità della transizione
  • Loop aggiunge dei frame all’inizio e alla fine di un video per farlo diventare un video infinito

Ma due sono le funzioni più promettenti:

  • Template: permette di creare e salvare uno stile visivo semplicemente descrivendolo (citando il tipo di luci, colori, attrezzatura);
  • Storyboard: è una funzione che non esiste in altri tool simili. Prevede un’interfaccia tipo timeline fatta dei diversi frame di cui si compone un video. In ognuno di essi si può andare ad inserire la descrizione testuale di ciò che dovrebbe apparire. In questo modo dovrebbe essere più semplice ottenere una scena completa.

Nonostante alcune funzionalità interessanti, questa prima versione di Sora non sembra ancora pronta per un utilizzo professionale perché il tasso di video utilizzabili rispetto alle generazioni da effettuare è ancora basso. Vedremo se OpenAI riuscirà ad superare gli strumenti text to video già utilizzati dai professionisti come Runway e Kling.

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