Ieri sono stato a Sa Illetta (Cagliari) con gli amici del network variabile Netwo (Stefano Vitta, Emanuele Quintarelli, Lorenzo Viscanti, Alberto D’Ottavi, Luca Mascaro, Andrea Beggi, Luca Conti, Nicola Mattina, Mafe De Baggis, Mario Bellina, Angelo Di Veroli, Daniele Vietri, Lele Dainesi) per incontrare il management di Tiscali.
L’apertura dei lavori, in un auditorium che purtroppo non ha favorito l’interazione, è toccata al padrone di casa Mario Mariani, CEO nonchè dipendente numero 3, che ci ha presentato l’azienda e la sua evoluzione: dal ruolo di reseller telecom (nel lontano 1997) a quello di full telco operator in grado di offrire voce, dati, iptv.
Come ho fatto presente a Mariani, sono lontani i tempi della freelosophy, quando Tiscali era riuscita, grazie ad un attento business model e ad un’innovativa comunicazione, a legare il proprio brand a parole chiave alte come rivoluzione e libertà.
Entrando nell’arena degli operatori triple play dove i servizi sono simili e dunque la competizione si gioca molto sulle percezioni, il rischio è quello di non riuscire a differenziarsi agli occhi dei clienti. Mariani mi ha assicurato che la comunicazione ritornerà ad essere incisiva come agli inizi.
Klaus Ludemann (a capo della divisione media e VAS) ha sottolineato come il portale rappresenti un punto di forza per la sua capacità di permettere l’acquisizione del 30% di nuovi clienti, ma anche per la vendita di pubblicità che rappresenta il 6% del fatturato complessivo (la concessionaria di pubblicità opera anche per ansa e dagospia). L’elemento distintivo rispetto agli altri portali è il fatto che le notizie vengono confezionate da una redazione di 11 giornalisti professionisti.
Superata la delusione per non aver trovato un bel bel porceddu ad accogliermi nella sala buffet, ho affrontato il pomeriggio che si è aperto con la presentazione di Franco Saiu (e-tech e community), che ha reso evidente come la nuova piattaforma proprietaria di blog, il video sharing, e il prossimo foto album, siano considerate come delle commodity da dare all’abbonato, così come fanno gli altri concorrenti.
Il campo dove Tiscali mostra di voler innovare è quello della IPTV, un servizio già offerto dalla filiale inglese e che nei prossimi mesi verrà proposto anche nel nostro paese. Punti di forza la capacità di fare arrivare un segnale video decente (mpeg4) su una linea a 2 Mbit e un’interfaccia semplice che mostra un unico palinsesto dove confluiscono contenuti gratuiti e video on demand. Interessante la possibilità di creare playlist di video musicali partendo da canali tipo mtv. Ho fatto notare che il passo successivo potrebbe essere quello di una socializzazione di queste playlist con altri utenti, ma l’integrazione iptv-web sembra essere lontana: Mariani è un entusiasta della tecnologia, che però ha un ruolo che gli impone la”politica dei piccoli passi”.
Nel complesso una giornata molto stimolante che mi ha permesso di conoscere una realtà italiana orgogliosamente vitale, ma soprattutto nuovi, interessanti, abitanti della blogosfera. Grazie Netwo!
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