Il web sta contribuendo a modificare sempre più profondamente le modalità di fruizione dell’arte, ma anche i meccanismi di determinazione del bello e di formazione del gusto, fino ad oggi fortemente influenzati da oligarchie di critici e galleristi.
Nell’epoca dei media sociali chiunque può diventare “gallerista” proponendo la propria visione estetica e contribuire con le proprie segnalazioni a far emergere nuovi talenti e forme artistiche.
Dunque quello che qui m’incuriosisce analizzare non sono gli strumenti sociali di produzione dell’arte, nè i social media creati per accogliere user generated content ossia l’arte prodotta dagli utenti, ma quelli che potremmo chiamare user generated filters ossia tool pensati con lo scopo di facilitare l’utente della segnalazione di opere e talenti.
Fino a qualche hanno fa quest’attività di scoperta di nuovi fenomeni artistici era svolta principalmente da portali/magazine digitali pensati come prodotto editoriale in grado di offrire approfondimenti (interviste, tecnica) e news relative al mondo dell’arte. Penso ad esempio agli storici Shift, Design is Kinky, Surfstation.
Poi i singoli utenti hanno iniziato ad appropriarsi del diritto di segnalare immagini di proprio gusto. Lo strumento principale per far cio’ è stato inizialmente il blog: minimale, con fondo bianco o nero, in grado di far risaltare meglio le immagini postate (grafiche, fotografiche, tipografiche). Con un orribile acronimo qualcuno li definisce RCOPIWS (Randomly Curated Other People’s Images White Background Site). Tra i più famosi Manystuff, Monoscope, VVORK
Da qualche mese, soprattutto i giapponesi, stanno iniziando ad usare i nuovi tool di microblogging (o forse potremmo chiamarli di fastblogging) come Tumblr e Soup, per segnalare con maggiore facilità e frequenza i segni del bello scovati durante le peregrinazioni digitali (molti segnalano solo immagini, altri anche testo, video, musica).
Ma gli strumenti che mi sembrano più indicati per contribuire dal basso alla emersione di una nuova estetica sono i servizi di image bookmarking, dei quali parlero’ nei prossimi giorni.
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