L’amore verso un brand, anche quando sconfinato, non è mai cieco. Se ne stanno accorgendo in questi giorni GAP e MySpace che dopo aver rivelato i loro nuovi loghi hanno dovuto affrontare il fiume di critiche che ha inondato la rete. Sulla scia di quanto avvenuto con BP, c’è stato chi si è preso la briga di farsi beffa delle due scelte di rebranding aprendo i fake account GapLogo e My_____ . Contemporaneamente Make your own logo e Crap Logo hanno creato dei servizi per creare il proprio logo in stile Gap, mentre Gapify ha iniziato a collezionare parodie ispirate al nuovo logo.
Infine ISO50 e 99designs hanno fatto partire dei concorsi non ufficiali per rimediare al disastro grafico.
A questo punto il management della catena di abbigliamento ha deciso di reagire e, attraverso la pagina Facebook, ha abbracciato l’idea del crowdsourcing. Una buona mossa che potrebbe rivelarsi un boomerang se poi non si deciderà di tener conto dei feedback arrivati.
Update: l’azienda ha appena comunicato di averci ripensato e di aver deciso di tornare al vecchio logo.
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