Audiweb, dopo anni di statistiche parziali sulle abitudini di navigazione degli italiani, ha esteso il suo panel di ricerca anche ai dispositivi mobili. I nuovi dati, approfonditi su Europa, mostrano qualche informazione interessante (anche se non basata sull’osservazione dei minori di 18 anni):
– 25 milioni sono le persone che accedono ad Internet in un mese, mentre considerando una giornata tipo il numero scende a 19,8 milioni;
– 17,2 milioni sono quelli che accedono da dispositivi mobili nel mese, contro 24 milioni che lo fanno da desktop. Se invece si pone l’attenzione su un giorno medio la tendenza si inverte e la quota mobile supera quella da fisso, 14,5 milioni contro 12,5 milioni.
– 7,4 milioni gli italiani che accedono esclusivamente da mobile, un dato superiore all’accesso solo da computer (5,3 milioni) e all’uso combinato dei due device (7,2 milioni PC e mobile);
– 1 ora e 53 minuti il tempo medio trascorso in rete, soprattutto sui social network (59% del tempo complessivo);
– WhatsApp è l’applicazione più usata in Italia (13,8 milioni di utenti unici mensili) seguita da Facebook (13,6 milioni). Molto apprezzati i servizi di Google (Play, Search, YouTube, Mail, Maps e Chrome). A sorpresa tra i social media il secondo più consultato è Google+ (6 milioni), seguito da Instagram (4 milioni) e Twitter (3,6 milioni);
– L’uso del PC fisso fa registrare un picco nel pomeriggio, quello dei dispositivi mobili mostra un trend stabile dalle 9 alle 21, a indicare un legame forte con cellulari e tablet.
– La TV ha ancora il pubblico più ampio, ma fino a mezzogiorno il mezzo più usato è la rete. Addirittura per i 18-24enni internet è il mezzo principale dalle ore 6 alle 21.
In basso il rapporto completo.
Salve,
lo studio è interessante, ma c’è una incongruenza:
nei dati del grafico ed anche nelle slides di Audiweb è elencato il traffico generato da una applicazione chiamata Yahoo Play Services, che non esiste..
Con ogni probabilità si fa riferimento ai Google Play Services, che però non sono un’applicazione utente, bensì un servizio di Google che gestisce molti aspetti di Android, dai dati condivisi tra le app Google sino agli aggiornamenti automatici del telefono se attivi.
È estreamente fuorviante per i risultati generali conteggiare il traffico generato da questa app, che in molti casi è indipendente dalle azioni compiute dall’utente, ed attribuirli a Google o addirittura a Yahoo se l’errore iniziale non fosse solo di battitura.
O
Giusta osservazione
Grazie, condivido. Vediamo se Audiweb chiarirà.
E l’App Store dei device Apple dov’è? E’ un dato così trascurabile?