Ho appena finito di leggere The Inevitable di Kevin Kelly, che riprende il discorso iniziato con Quello che la tecnologia vuole. Ma mentre il testo precedente mi era sembrato prolisso e faticoso da leggere, quest’ultimo ha il pregio di essere più snello e chiaro.
Per KK, co-fondatore di Wired, la tecnologia o meglio il Technium (l’unione di tecnologia e cultura che è come un organismo vivente con esigenze e dinamiche proprie) è un fenomeno inarrestabile e inevitabile, per cui il meglio che l’uomo può fare è comprenderlo e sfruttarlo al massimo.
Nei dodici capitoli che compongono il libro, egli individua e analizza le forze motrici del nostro presente, che stanno già plasmando l’umanità.
⁃ Becoming Cose e persone sono in costante divenire, anche se non ce ne accorgiamo. Ad esempio il web come lo conosciamo ora, un luogo da navigare, muterà per trasformarsi in una presenza cui relazionarsi
⁃ Cognifying E’ la forza che sta dietro ai progressi dell’Intelligenza Artificiale (per approfondire vi consiglio i post su IA). Dice KK “Now everything that we formerly electrified we will cognify”. Gli oggetti diventeranno intelligenti e l’intelligenza del futuro non sarà generalista, ma molto specializzata nell’esecuzione di compiti specifici.
Per l’autore quella che ci attende non è una corsa contro le macchine, ma con le macchine. In questo rapporto cooperativo ci aiuteranno a definire meglio cosa siamo e a capire quale sarà il nostro nuovo ruolo nella società
⁃ Flowing “Internet è la più grande macchina fotocopiatrice“. Ogni cosa che può essere dematerializzata lo sarà e fluirà liberamente in rete. Lo abbiamo visto con quello che è successo alla musica quando è diventata digitale. Quando possibile e utile, l’immateriale è destinato a prevalere sul materiale, il bit sull’atomo, il soft sull’hard
⁃ Screening Gli schermi di qualunque dimensione continueranno a moltiplicarsi e rappresenteranno il diaframma verso l’informazione e la comunicazione
⁃ Accessing Il possesso non sarà così importante come lo è oggi. Invece sarà fondamentale l’accesso a servizi e conoscenza. Ne consegue che le aziende che lo forniranno saranno in una posizione di vantaggio sulle altre
⁃ Sharing Tutto ciò che potrà essere condiviso lo sarà: tempo, pensieri, emozioni, denaro, servizi, ecc…
⁃ Filtering In un mondo di abbondanza diventa fondamentale riuscire a filtrare ciò che più è interessante in un certo momento. Le aziende che sapranno creare i migliori filtri saranno in grado di offrire un’esperienza migliore ai propri clienti
⁃ Remixing Gli oggetti digitali si prestano ad essere “miscelati” tanto che per Kelly i più importanti lavori culturali e i media più potenti saranno quelli che saranno stati remixati di più
⁃ Interacting Nei prossimi trent’anni ciò che non sarà intensamente interattivo verrà considerato rotto. Come esempio della massima interattività KK cita la Realtà Virtuale e Aumentata che saranno parte integrante delle nostre vite
⁃ Tracking Internet è anche la più grande e veloce macchina di monitoraggio e ogni cosa che vi transita verrà tracciata. Questo trend comprende anche l’auto-monitoraggio a scopo di salute e l’inevitabile monitoraggio da parte delle istituzioni. Per Kelly la sorveglianza è inevitabile. L’unica possibilità che intravede è di lottare perché la relazione sia più simmetrica, soprattutto tra stato e cittadino. Egli prospetta uno stato futuro di cooveglianza, che non mi convince
⁃ Questioning In futuro assumerà maggior valore la capacità di fare le giuste domande, più che ottenere le risposte appropriate. I “question maker” saranno il motore di nuove imprese e nuove possibilità
⁃ Beginning In chiusura Kelly sottolinea che questi che stiamo vivendo sono gli anni dell’inizio di una nuova era. Quella nella quale gli uomini stanno iniettando intelligenza in oggetti inanimati e stanno connettendo tra loro le intelligenze di esseri umani e di macchine. La convergenza di tante intelligenze in una super mente viene chiamata holos. Ma più che ad una singularity di cui aver paura, Kelly pone l’accento sulle opportunità che tale sistema potrà generare per persone e imprese.
Seppur intriso di tecno-ottimismo mi è sembrato un libro molto utile per quanti hanno voglia di riflettere sui trend che modificheranno l’economia, la cultura, la società.
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