Snapchat, dopo oltre quattro anni dal lancio delle Storie, ha iniziato a rilasciare un tool di Insights destinato, inizialmente, solo al alcuni influencer (quelli verificati ossia arruolati nel programma Official Stories).
Il pannello, rigido nella sua impostazione, copre principalmente tre aree di interesse:
1. Performance delle Storie
– Views: le visualizzazioni ottenute dalle storie prodotte nel corso dell’anno, del mese, della settimana
– Time: il numero dei minuti trascorsi dalle persone a guardare le storie nell’anno, nel mese, nella settimana
2. Reach
– Reach: Trend degli spettatori per ogni giorno della settimana precedente
– Average View Time: Tempo medio trascorso da ogni Snapchatter sulle storie prodotte ogni giorno
– Story View Percentage: calcolata rispetto agli snap rimanenti di una singola storia visti in una sessione, in media, ogni giorno.
3. Audience (caratteristiche dei follower)
– Genere
– Età
– Provenienza geografica
– Interessi (con indicazione della percentuale rispetto al totale degli iscritti alla piattaforma)
Snapchat Insights è una mossa tardiva ma obbligata se Evan Spiegel vuole fermare l’esodo di influencer verso Instagram. Infatti le statistiche sono una leva fondamentale per i “creator” che vogliono farsi ingaggiare dai brand a prezzi adeguati alla propria forza e alle caratteristiche della propria audience.
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