Instagram continua a crescere anche nel nostro paese. Secondo i dati a mia disposizione sono più di 11 milioni gli italiani che lo usano almeno una volta al mese. Si tratta di una crescita di oltre il 30% rispetto a settembre 2015. Avendo superato Twitter è ormai il social medium più amato dopo Facebook.
Per comprenderne le dinamiche, grazie al tool Social Analytics di Blogmeter, ho dato uno sguardo ai comportamenti di 1405 account aziendali che, nell’arco di 14 mesi, hanno prodotto 1,2 miliardi di interazioni.
Per capire il grado di “maturità” dei settori su Instagram è possibile utilizzare 3 metriche e visualizzarle su degli assi cartesiani: numero di follower medio (ascissa), interazioni medie mensili (ordinata), post medi mensili (grandezza della bolla).
Mediamente le aziende pubblicano tra i 30 e i 40 post al mese. Il settore più prolifico è quello del publishing con oltre 100 post al mese in media, seguito dall’entertainment, dallo sport e dall’e-commerce.
Le aziende del personal care (prodotti di bellezza) sono quelle che hanno accumulato il maggior numero di follower, seguite da quelle dello sport e dall’abbigliamento.
I brand che hanno a che fare con lo sport (tra questi forte l’incidenza delle squadre di calcio) sono anche quelli che riescono a stimolare il maggior numero di interazioni medie. Li seguono quelli dell’abbigliamento e del personal care.
In definitiva Instagram per i settori citati è diventato importante quanto Facebook. Per gli altri rappresenta un luogo da approcciare dopo un’analisi strategica e data driven delle opportunità e dello stile di comunicazione più adeguato.
Per approfondire i numeri della ricerca potete scaricare gratuitamente il report “Lo stato di Instagram e le opportunità per le aziende“.