E’ pensato come una sceneggiatura noir il rapporto di IBM sul mondo dei media. Lo scenario attuale, nel quale però non si capisce chi sono i buoni, chi i cattivi, viene descritto attraverso due direttrici: l’origine dei contenuti (prodotti da professionisti o dagli utenti) e la tipologia di piattaforma distributiva (proprietaria o aperta). Dal loro incrocio emergono 4 diversi modelli di business:
Traditional Media: le compagnie che producono e distribuiscono contenuti creati da professionisti, come Walt Disney e Paramount, secondo IBM, entro il 2010 ricaveranno annualmente 340 miliardi di $
Walled communities: ossia comunità chiuse come Facebook e NTT DoCoMo accessibili solo ai propri utenti o solo da specifiche piattaforme. IBM stima futuri ricavi annuali di 240 miliardi di $
New Platform aggregation: sono le piattaforme, come YouTube, che beneficiano di contenuti generati dagli utenti. Ricavi annuali previsti entro il 2010 di 50 miliardi di $
Content hyper-syndacation: un modello di business in cui contenuti prodotti da professionisti vengono resi disponibili a tutti (si cita BBC iPlayer, ma interessente è il nuovo esperimento de La7.it). Un’area tutta da scoprire, che si stima produrrà solo 25 miliardi di $ di revenue annuali.
La tensione tra modelli diversi causa discontinuità e porta ad inedite alleanze. In una prima fase i media tradizionali cercheranno di esplorare i nuovi business model per valutarne il potenziale, per “rinnovare” il proprio brand e per sfruttare il buzz del momento (es. News Corp e MySpace).
Successivamente, le media company tradizionali estenderano i loro confini sia verso nuovi canali di distribuzione dei contenuti professionali (cercando di fare grandi accordi di licenza dei contenuti a volume) sia verso le comunità chiuse al fine di aumentare la fedeltà dei propri clienti.
In definitiva, secondo IBM, i media tradizionali nel 2010 avranno ancora un grosso vantaggio rispetto alle nuove piattaforme aperte di produzione dei contenuti. Che ne pensate ?
via Widgify
Un’analisi molto interessante. Non mi sento in grado di esprimere un giudizio non avendo letto il report completo ma ti volevo ringraziare per la segnalazione.