Da vecchio appassionato di fumetti, mi ha incuriosito questo lavoro di P.M. Gleiser che analizza la rete di relazioni dell’intricato Universo Marvel.
Nella figura i pallini neri rappresentano gli eroi, i bianchi i cattivi, i grigi altre figure come dei e persone. Salta subito all’occhio che vi sono poche interazioni molto forti e molte interazioni con legami deboli. Il più forte legame si rinviene nella storia d’amore tra Peter Parker e M.J. Watson.
Tutti i personaggi principali sono maschi e le donne non hanno un ruolo di connessione tra comunità
L’Uomo Ragno, Capitan America, la Cosa, la Bestia, Namor (Sub Mariner) e Hulk sono gli hub principali, i maggiori catalizzatori di eventi e relazioni. Essi fanno parte di una propria comunità di riferimento, ma sono anche connessi ad altri network sociali (es. gruppi come i Vendicatori o i Difensori).
Al contrario i cattivi tendono a non associarsi in network (secondo gli autori potrebbe essere determinato dalle limitazioni imposte dal codice di condotta dell’Autorità per i fumetti statunitense). E’ forse questa la loro debolezza ?
Vi segnalo che la gloriosa “Casa delle Idee” ha lanciato un progetto di mappatura del suo universo: Marvel Universe Connections Theta
via Data Mining
“Al contrario i cattivi tendono a non associarsi in network (secondo gli autori potrebbe essere determinato dalle limitazioni imposte dal codice di condotta dell’Autorità per i fumetti statunitense). E’ forse questa la loro debolezza ?”
Guarda caso, il fumetto di Warren Ellis e Mike Millar “Wanted” parte proprio da questa premessa per spiegare come i cattivi abbiano vinto e dominato sui supereroi…
Grazie non lo sapevo…è da un po’ che non seguo con assiduità la scena…lo comprerò.