Lunedì scorso il Giornale Radio Rai 1 mi ha chiesto un’opinione veloce sul fenomeno “I segreti della Casta di Montecitorio“. Al di là che si tratti di un caso reale o di una operazione di marketing politico, è interessante evidenziare i meccanismi comunicativi usati per catalizzare l’attenzione:
– un evento odioso contingente: apparire proprio all’indomani di una manovra odiosa che non ha tagliato i costi della politica
– un elemento di atavica fascinazione: la gola profonda che, anonimamente, si ribella al sistema e si mette dalla parte dei cittadini
– l’uso di una forma narrativa nuova: l’uso di facebook per raccontare e aggregare velocemente consenso
La cosa importante che va ribadita è che non siamo in presenza di una “operazione virale” basata su meccaniche tipiche della diffusione in rete: ciò che ha dato visibilità alla pagina è stato il rilancio dei mass media, probabilmente su sollecitazione, de Linkiesta, prima, e de La Repubblica, poi.