A quasi un anno dal debutto in borsa LinkedIn ha annunciato importanti traguardi, superando le attese degli analisti.
Negli ultimi tre mesi del 2011 il suo fatturato è stato di 167,7 milioni di dollari (+105% rispetto all’anno precedente). L’utile netto, nello stesso periodo, si è attestato sui 6,9 milioni di dollari (contro i 5,3 dell’anno scorso).
Gli introiti arrivano per il 50% dalle cosiddette hiring solution, per il 30% dalle marketing solution e per il 20% dagli abbonamenti premium. La prima tipologia di soluzioni racchiude servizi di consulenza (in particolare LinkedIn Corporate Solutions) e pubblicità (LinkedIn Jobs) che aiutano le aziende a individuare i migliori candidati da assumere; la seconda è pensata per offrire ai marketer nuove occasioni per entrare in contatto con partner e consumatori (attraverso advertising, anche fai da te, sondaggi di opinione, emailing mirato, test di campagne su gruppi selezionati, ecc…).
La più grande rete sociale professionale ha anche dichiarato di aver superato i 150 milioni di membri (erano 100 milioni nel marzo 2011), 60% dei quali fuori dagli Stati Uniti.
Il 60% degli iscritti risiede fuori dagli Stati Uniti. U.S.A., India, U.K e Brasile sono i paesi col maggior numero di iscritti. Gli utenti europei sono oltre 33 milioni e le nazioni che mostrano un maggiore interesse sono i Paesi Bassi, la Francia, l’Italia, la Spagna.
Gli uomini (58%) superano di gran lunga le donne. La fascia d’età con più membri è quella dei 25-34enni, seguita dai 35-54enni.
I settori con più iscritti risultano essere l’hi-tech (14%), la finanza (12%) e la manifattura (10%). Le funzioni maggiormente presente sono quelle legati all’imprenditoria (12%), vendita (11%), operations (9%).
In Italia si calcolano 3.026.074 di iscritti, in crescita di oltre un milione di unità anno su anno. Anche nel nostro paese si rileva una prevalenza di uomini (54%). Le età più rappresentate sono quelle della fascia 25-34 (40%) e 35-54 (39%). I 18-24enni sono il 15% e gli ultra 55enni solo il 6%.
Nel nostro paese i settori con più addetti sono l’hi tech e la manifattura, entrambi con un peso del 14%. A seguire finanza, corporate e beni di consumo (9%).
Siamo un popolo di imprenditori (12%), venditori (12%) e ingegneri (8%). Ben rappresentati anche i ruoli legati all’information technology (7%) e all’insegnamento (7%).
Vincenzo complimenti per questi nuovi dati aggiornati e per l’analisi. Proprio stamattina ne ho scritto anch’io, ma ho scoperto solo dopo, ahimè!, il tuo post, soffermandomi sui dati finanziari resi pubblici ieri, il Q4. E pensavo che tra un pò, ad aprile anche Facebook sarà obbligata a pubblicare i suoi dati finanziari per il semplice fatto di aver superato i 500 dipendenti al dicembre dello scorso anno. Finalmente sapremo qualcosa in più! :)))
Franz, grazie. I dati finanziari di Facebook li trovi qui https://vincos.it/2012/02/02/facebook-va-in-borsa-i-numeri-attuali-e-i-rischi-futuri/ nel documento di presentazione S-1. Poi chiaramente li dovrà pubblicare con costanza appena in Borsa.
Grazie Vincenzo, mi era sfuggito il tuo post! 🙂
Tra i 3 milioni di utenti Italiani, di cui il 40% della fascia 25-34 anni, è da considerare la reale attività. Mi capita spesso di trovare profili completamente vuoti o incompleti, frutto di curiosità per la piattaforma o perché qualche amico o docente ha suggerito l’iscrizione.
Ciao, posso pubblicare l’infografica se cito la fonte?
Su web? Si, Cita la fonte e metti un link