LinkedIn raggiunge i 100 milioni di membri. In Italia circa 1.7 milioni.

A 8 anni dalla sua fondazione LinkedIn, il più famoso social network professionale, supera i 100 milioni di membri in 50 nazioni. Ad ottobre 2009 erano 200 milioni, a maggio 2010 circa 70 milioni. Un ritmo di crescita in crescita nell’ordine dei 3 milioni al mese.

Il 56% degli iscritti risiede fuori dagli Stati Uniti. U.S.A., India, U.K e Brasile sono i paesi col maggior numero di iscritti (quest’ultimo è anche quello che cresce più velocemente). Gli utenti europei sono oltre 22.100.000 e le nazioni che mostrano un maggiore interesse sono l’Olanda, la Francia e l’Italia.

Gli uomini (59%) superano di gran lunga le donne, e le fasce con più membri sono quelle dei 25-34enni e dei 35-54enni (entrambe col 36%)

I settori con più iscritti risultano essere l’hi-tech (17%), la finanza (14%) e la manifattura (10%). Le funzioni maggiormente presente sono quelle legati alla vendita (12%), all’insegnamento (10%) e all’amministrazione (10%).

Gli italiani su Linkedin sono quasi 1.700.000 (a maggio dello scorso anno erano circa 1 milione) ed in prevalenza uomini (56%). Le età più rappresentate sono quelle della fascia 25-34 (42%) e 35-54 (39%). I 18-24enni sono il 15% e gli ultra 55enni solo il 4%.

Nel nostro paese i settori con più addetti sono l’hi tech (18%), la manifattura (15%) e la finanza (10%), mentre i ruoli più rappresentati sono quelli di vendita (14%), l’insegnamento (11%) e quelli ingegneristici (10%).

State of LinkedIn 2011 Infographic

Metti l’immagine nel tuo sito: copia il codice in basso e incollalo come HTML nel tuo blog/website

[english version]

14 replies on “LinkedIn raggiunge i 100 milioni di membri. In Italia circa 1.7 milioni.”
  1. says: Angelo

    Ciao Vincos, ho lasciato un commento ieri, ma non lo vedo pubblicato… Avevo lasciato una domanda interessante… Non so se è ancora in moderazione visto che avevo inserito un link… Dai un’occhiata alla dashboard su Disqus in caso 😉

  2. says: Anonimo

    ciao Angelo, francamente non saprei; potrebbero essere due periodi di riferimento diversi oppure loro hanno dati che non mettono a disposizione 🙂

    1. says: Angelo

      Io propendo per la seconda! Ma anche Linkedin, suvvia, vogliamo più Open Data! E se i francesi fanno meglio di noi italiani vogliamo le prove almeno… Fortuna che ci sono le tue infografiche a riequilibrare il conto coi cugini transalpini 😀 Ironia a parte, grazie per la risposta 🙂

Comments are closed.