Ad una settimana dal primo turno delle Primarie del Centro Sinistra è utile dare uno sguardo a quanto successo in rete. Da domenica scorsa a stanotte i tool di monitoring di Blogmeter segnalano 589.838 conversazioni, quasi quante quelle emerse nei primi 20 giorni di novembre. Il 90% di queste proviene dai social network. Il 49% hanno riguardato Renzi, il 36% Bersani, il 10% Vendola, 3% Tabacci, 2% Puppato. Restringendo solo ai due #csxmen Renzi 57% e Bersani 43%. Con un picco in corrispondenza del dibattito su Rai Uno, che su Twitter ha fatto registrare un record di cinguettii per una trasmissione tv: 131.847 tweet provienienti da 25.074 autori, più di quelli del confronto su Sky (127.426 da 21.072 autori).
Molto significativo è l’incremento in termini di autori che hanno partecipato alla big conversation sui social network, che sono aumentati del 75% arrivando a 153.084. Quelli che hanno citato Bersani sono stati 92.691, mentre 121.054 hanno nominato Renzi.
Le oltre 600 mila interazioni analizzate dal 25 novembre all’1° dicembre mostrano un forte boom di sostegno e coinvolgimento.
Su Facebook la pagina di Renzi si è arricchita di 70.578 fan (+36,4%), una media di 10.082 fan al giorno. Le persone che hanno compiuto una qualche azione sulla pagina sono state 45.492 (+12,8%). Più modesto l’incremento della pagina del segretario del PD: +3.106 unità (+3,7%), pari ad una media di 443 fan al giorno. Il suo “People Talking About” medio è stato di 7.144 (-22%).
Diverse le basi di fan, quella del primo è composta principalmente da giovani di 25-34 anni, quella del secondo è caratterizzata da due fasce diverse: 25-34 e 45-54.
Su Twitter il sindaco fiorentino ha aggiunto 23.774 nuovi follower (+11,3%), una media di 3.396 al giorno. Bersani, invece, ha accolto 8.171 nuovi follower (+5,3%), una media di 1.167 al giorno.
Anche i tassi di engagement registrati sono stati al rialzo per entrambi i contendenti, ma in proporzioni diverse.
Su Facebook Renzi raccoglie 490.722 reazioni tra like, share, commenti, post spontanei. Ogni 1000 fan genera 322 azioni e ogni post scritto ottiene 8.323 interazioni.
Bersani invece ottiene 37.899 reazioni. Ogni suo fan genera 64 azione e ogni post scritto ottiene 977 interazioni.
Su Twitter Bersani per ogni tweet riesce a generare 76 reazioni, per un totale di 5.827 retweet. Invece ogni tweet di Renzi riesce ad ottenere 305 reazioni (retweet e risposte) e complessivamente i suoi contenuti sono stati retweettati 12.111 volte.
I contenuti delle conversazioni hanno riguardato per lo più le regole, con qualche accenno ai privilegi della politica e al caso Ilva. Il cinguettio e il post più virali sono entrambi del rottamatore. Il tweet “Domenica è un referendum sul futuro. Se vi piace questo centrosinistra scegliete l’usatosicuro. Se volete cambiare, rischiando, noi ci siamo” ha ottenuto 755 RT E 342 Reply, per un totale di 332.000 impressions.
Il post su Facebook più coinvolgente è stato “Se vince Renzi, aboliremo i vitalizi e il loro cumulo.La politica non sia la via breve per avere privilegi.#sevincerenzi #adesso” con 43.457 reazioni (25.652 like, 12.764 condivisioni, 5.041 commenti).
Vedremo domani se questo incremento di partecipazione servirà a Renzi per accorciare le distanze o prevalere. Intanto mi sembra comunque un ottimo segnale sia per la politica che per la rete.
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