Nell’ultimo anno mi è capitato di frequentare YouTube più assiduamente sia per comprendere meglio la sua community, che per provare a cimentarmi con la produzione di video. Ultimamente ho avuto la netta sensazione che stesse subendo una mutazione profonda. Non parlo delle modifiche estetiche e funzionali che pur ci sono state, le ultime qualche giorno fa, ma di un cambiamento nella natura del servizio.
Ho sempre considerato YouTube come il motore di ricerca dei video, da usare all’occorrenza per vedere la recensione dell’ultimo gadget, lo spezzone di un programma televisivo o seguire le istruzioni per risolvere un problema pratico. Oggi però mi sembra si stia trasformando in una TV intelligente, non più basata sui “canali”, ma su un News Feed dinamico, in grado di proporre percorsi di visione nuovi, non necessariamente identici alle ricerche effettuate.
In passato se avevo visto un video di Bruce Springsteen, il motore mi proponeva altri video del Boss, spesso della stessa canzone. Oggi invece, dopo pochi minuti dall’ultima ricerca, mi mostra anche artisti simili.
La conferma che qualcosa è cambiato arriva da Jim McFadden, technical lead for YouTube recommendations, che ha svelato l’utilizzo degli algoritmi di Intelligenza Artificiale messi a punto dalla divisione Google Brain. In pratica tecniche di “apprendimento non supervisionato” con le quali il software impara a scoprire pattern di visione non banali e a fornire consigli adiacenti. Mentre in passato l’algoritmo basava i consigli solo sui video precedentemente cliccati dall’utente, ora pesa maggiormente il tempo di visualizzazione e valuta diversi fattori.
Per esempio gli algoritmi di Brain hanno iniziato a proporre video più corti agli utenti mobili e più lunghi a quelli che fruiscono YouTube dalla TV. Il risultato è stato un’aumento dell’utilizzo dell’applicazione, che poi è l’obiettivo principale dell’azienda. Addirittura più del 70% del tempo trascorso a vedere video è merito del lavoro dell’algoritmo, che ogni giorno consiglia 200 milloni di video, in 76 lingue. Il tempo complessivo di visione sulla homepage è cresciuto, in tre anni, di 20 volte.
Ancora ci sono ampi margini di miglioramento, ma una cosa è certa: le tecniche di Intelligenza Artificiale potenzieranno tutti i software che conosciamo e diventeranno il motore di quelli futuri. Le aziende che non saranno in grado di utilizzarle al meglio sono destinate ad uscire dal mercato.
Si è vero Youtube ha fatto passi da gigante. Mi ricordo la prima versione, per i tempi andava bene, ma si è sempre saputo rinnovare rimanendo al passo con i tempi. Non a caso fa parte di google.