LinkedIn ha modificato alcune regole che sono alla base del suo algoritmo di visibilità al fine di rendere la piattaforma più utile, scoraggiando le notizie virali.
I principi fondamentali rimangono validi, ma sono stati aggiustati dei meccanismi che davano eccessivo peso ai contenuti pubblicati da profili molto popolari. Ora l’obiettivo è privilegiare temi e discussioni di nicchia.
Come funziona il feed di LinkedIn
Ogni volta che si accede a LinkedIn l’algoritmo ordina le notizie stimando quelle che possono risultare più utili al singolo utente. Lo fa privilegiando i post più recenti delle persone con le quali si è connessi o che si seguono, delle pagine, dei gruppi, degli hashtag e degli eventi d’interesse. Inoltre considera anche i post che questi soggetti hanno condiviso o sui quali hanno lasciato una reazione.
Ma come viene deciso il contenuto che dev’essere mostrato per prima? In base al framework “People You Know, Talking About Things You Care About“.
L’algoritmo inferisce le persone che “si conoscono” in base alle connessioni con le quali si scambia il maggior numero di commenti e reazioni. Quindi è fondamentale fare pulizia tra i propri contatti, seguendo queste regole.
Inoltre vengono considerati gli interessi e le esperienze lavorative in comune, sulla base di quanto dichiarato nel profilo. Per esempio se usiamo degli hashtag nei nostri post per segnalare un nostro interesse, potremmo veder comparire nel feed delle notizie che trattano quel tema.
Consigli per avere visibilità su LinkedIn
Per aumentare le possibilità di circolazione di un post su LinkedIn vengono consigliati i seguenti accorgimenti:
- Postare notizie incoraggiando una discussione, magari fornendo il proprio parere e chiedendo un commento alla propria rete;
- Menzionare delle persone (massimo 5) che potrebbero essere interessate all’argomento, usando la sintassi “@nome”;
- Rispondere a chi commenta e incoraggiare il “botta e risposta”;
- Usare gli hashtag ma non più di 3 alla volta. Meglio gli hashtag di nicchia che quelli usati maggiormente;
- Pensare al formato più adatto alla notizia (link, foto, video). LinkedIn non privilegia un formato particolare.
Il tentativo di privilegiare gli interessi e le nicchie va nella giusta direzione perché perseguire il mero obiettivo di engagement sta portando LinkedIn a diventare una copia di Facebook.
Buongiorno Vincenzo, post molto interessante in particolare da quando sono state introdotte le reactions anche in linkedin a volte sembra che cambi solo la grafica, i contenuti sponsorizzati e la velocità, rispetto a Facebook. Mi chiedo, c’è un motivo al numero massimo di tag (5) e # (3) che suggerisci di usare? Grazie
ciao Stefy, quello è un consiglio che viene dato da LinkedIn direttamente (vedi link nel post), non saprei come mai.
Grazie!