Ieri Snapchat ha tenuto il suo annuale Partner Summit 2020 su una spiaggia paradisiaca col sottofondo delle onde del mare ed effetti speciali. Tutto digitale, ovviamente, sia a causa della pandemia, sia per sottolineare la sua vocazione alla commistione di atomi e bit. Molte le novità annunciate per utenti e soprattutto sviluppatori.
Snapchat, incrocio tra chat e social network, viene usata ogni giorno da 229 milioni di utenti. 100 milioni di questi sono negli Stati Uniti, più di Twitter e Snapchat combinati. Un’app di nicchia che, a detta di Evan Spiegel, riesce a raggiungere più 13-34enni statunitensi di Facebook e Instagram.
Snap Mini’s
L’anno scorso avevo notato i primi segni dell’evoluzione di Snapchat da “camera app” a piattaforma. L’annuncio di Snap Mini’s, il più importante dell’evento, conferma questa tendenza verso un’apertura a sviluppatori di terze parte per estendere le funzioni dell’applicazione.
Le Snap Mini’s sono applicazioni esterne, accessibili dalla chat, facili da sviluppare (in HTML5), leggere e che non richiedono istallazioni.
Il modello è quello dei Mini Programs di WeChat che nel 2019 sono stati usati da 300 milioni di persone ed hanno generano 115 miliardi di dollari di transazioni.
Tra i primi partner a testarle Headspace, che offre piccole sessioni di meditazione, Coachella che permette di facilitare la pianificazione dell’evento con gli amici, Atom Tickets che semplifica il processo di scelta dei film da vedere insieme.
Snapchat piattaforma per la Realtà Aumentata
La fotocamera, cuore di Snapchat, sta diventando uno strumento per leggere la realtà fisica, ottenere informazioni rilevanti (si pensi a Google Lens) e trasformarla creativamente. Soprattutto su quest’ultimo aspetto punta Snapchat con i suoi filtri di Realtà Aumentata, chiamati Lenses, usati da oltre 170 milioni di utenti ogni giorno. Tra le novità:
- Local Lenses è una funzione che permette di interagire con i luoghi del proprio quartiere in Realtà Aumentata. Con i propri amici si potrà, ad esempio, decorare virtualmente e collaborativamente un edificio.
- Scan è una funzione che si abilita tenendo premuto il dito sulla fotocamera per ottenere informazioni dagli oggetti inquadrati (codici a barre, piante, cani, loghi). Come Google Lens ma non ancora così potente.
- Voice Scan permette di impartire comandi vocali con “Hey Snapchat” per attivare determinate azioni, come l’impostazione di un filtro.
Per estendere le proprie “lenti” Snapchat ha bisogno di sviluppatori in grado di usare il suo Lens Studio, che si è arricchito di SnapML che permette di importare i propri modelli di machine learning e usarli per creare nuovi effetti.
Da non sottovalutare Camera Kit che rappresenta il componente che consente di portare le funzioni di Realtà Aumentata di Snapchat dentro applicazioni esterne.
Le altre novità di Snapchat Partner Summit 2020
Infine una rinnovata attenzione ai contenuti con nuovi “Snap Originals” e “Original DocuSeries” (serie fiction e documentari pensati per essere fruiti in mobilità e in verticale) e tanti piccoli miglioramenti incrementali all’applicazione:
- “Action Bar”, una barra persistente per rendere più comprensibile la navigazione
- “Places” ad arricchire la Snap Map ossia i luoghi più popolari con le recensioni di TripAdvisor e Foursquare e la possibilità di fare ordini via Postmates, DoorDash, Uber Eats (sono in US).
- “Topics” uno sticker specifico che permettere di segnalare un proprio Snap, ma anche un nuovo modo per esplorare le Storie sulla base di specifici argomenti.
- “Story Replies” per mandare messaggi diretti alle Snap Star che si seguono.
- “Happening Now” è una barra piazzata in alto nella sezione Discover che punta a fornire le ultime notizie in partnership con testate nazionali
La strategia di piattaforma di Snapchat
La strategia di piattaforma di Evan Spiegel è corretta per un’applicazione che non può arrivare, con le proprie forze, ai numeri di Facebook e dunque ha minore possibilità di vivere di social advertising. Ma è molto ambiziosa perché richiede la perfetta esecuzione di due aspetti.
Il primo è la creazione di una piattaforma modulare ed estensibile da sviluppatori esterni, basata su Snap Mini’s e Snap Map. Serve ad attrarre nuovi utenti e generare nuove forme di monetizzazione non pubblicitarie.
Il secondo è l’uso di componenti chiave di questa piattaforma (lo Snap Kit che contiene Creative Kit, Login Kit, Camera Kit, Story Kit, Bitmoji Kit, Ad Kit) per spingere gli sviluppatori a contaminare applicazioni esterne con le funzioni di Snapchat (Realtà Aumentata, Storie e Bitmoji).
Si tratta di una strategia che si basa molto sulla capacità di costruire un ecosistema di partner che possano prosperare mentre contribuiscono al successo della piattaforma.
Ma fidelizzare partner non è semplice in un mercato iper competitivo come quello dei social media, soprattutto nel momento in cui TikTok, competitor diretto per target, ha deciso di prendere molto seriamente lo sviluppo negli Stati Uniti.
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