La storia dei social network nel nostro paese è stata caratterizzata essenzialmente da 3 fasi: il periodo dell’innamoramento per MySpace (correva l’anno 2007), l’interesse verso le “bridging communities” come Netlog e Badoo (in cui lo scopo prevalente è quello di fare nuove amicizie) guidato soprattutto dai teenagers (metà 2008), l’amore per Facebook (in crescita costante dal settembre 2008).
Dopo USA, UK, Turchia e Francia, l’Italia, con più di 16 milioni di iscritti, è il paese che vanta più iscritti al social network di Zuckerberg. A questo amore travolgente, le cui motivazioni sono difficili da delineare, si deve un processo di alfabetizzazione spontanea che ha compreso l’accettazione e la rapida diffusione di pratiche di condivisione per lungo tempo seguite solo dagli early adopters (che necessiterebbero di cautele che Sergio mette a fuoco).
Il social network in grado di scalzare Facebook dal podio non è ancora all’orizzonte per cui anche nel nostro paese si lotta per il secondo posto. Fino a dicembre 2009 il follower con più visitatori italiani era il belga Netlog, oggi superato dal cipriota Badoo. Dallo scorso mese MySpace ha riconquistato visitatori, ponendosi al terzo posto tra i social network più visitati dagli italiani. Twitter, che cresce molto lentamente, ora vanta poco più di 1 milione di visitatori mensili (il numero degli iscritti è ignoto). Ho la sensazione che dovremo aspettare un bel po’ prima di assistere ad una quarta fase.
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