Il dibattito di ieri sera tra i candidati alle primarie del PD non è stato solo un importante momento di confronto democratico, ma anche il più grande evento cross mediale italiano. Un programma trasmesso in televisione, ma commentato diffusamente sui social network, in primis su Twitter. Un assaggio di quella che gli americani chiamano la “second screen experience” ovvero una fruizione non più solitaria, ma collettiva grazie ai social media, cui si accede attraverso dispositivi mobili, dal divano di casa.
Di conseguenza diventa sempre più importante capire i riflessi di una trasmissione televisiva sulle opinioni degli spettatori, non più passivi, riversate in rete, in tempo reale. Con l’aiuto degli strumenti di analisi di Blogmeter abbiamo analizzato l’impatto del confronto organizzato da Sky.
Nell’arco della giornata di ieri il volume totale dei tweet riguardanti il dibattito è stato pari a 147.162, il 67% dei quali contiene almeno uno dei due hashtag principali utilizzati per aggregare le discussioni ossia quello ufficiale, #ilconfrontoskytg24, e quello non ufficiale, #csxfactor. Quest’ultimo, lanciato da @nomfup, è stato addirittura più utilizzato di quello promosso dalla rete tv.
Restringendo l’analisi al periodo che va da mezz’ora prima a mezz’ora dopo la messa in onda emergono 127.426 tweet, con una media di 927 cinguettii al minuto e con tre picchi di oltre 1.500 tweet al minuto. I “twittatori” unici sono risultati essere 21.072 ed hanno generato un numero di impression, ossia il numero di visualizzazioni potenziali dei messaggi scritti, pari a circa 180 milioni. Un primato per una trasmissione televisiva italiana , che scalza il precedente record di oltre 100.000 tweet fatto registrare dal terzo live show di X Factor, che vedeva protagonista la popolare teen band One Direction, che spopola su Twitter.
I picchi principali di discussione si sono avuti in tre momenti topici: il primo delle 21.22 quando i cinque sono stati invitati a rivolgersi a Sergio Marchionne, il secondo alle 22.22 quando Bersani e Vendola citano rispettivamente Papa Giovanni e il Cardinal Martini come figure di riferimento della sinistra, il terzo alle 22.28 durante gli appelli conclusivi.
I termini più citati nei messaggi di testo di 140 caratteri sono stati quelli dei candidati, nell’ordine Renzi (42.688 tweet), Bersani (30.358), Vendola (29.336), Tabacci (16.349), Puppato (14.055). Di seguito Marchionne (3.998) e il tema del “lavoro” (3.448).
Applicando la “sentiment analysis” alla mole di tweet analizzati emergono le opinioni espresse nei confronti dei candidati. Renzi e Bersani sono quelli che ne escono meglio con più messaggi positivi, rispettivamente 55% e 54%, che negativi associati ai loro nomi.
I messaggi più virali durante la messa in onda grazie ai retweet ricevuti sono stati quelli ironici di Simona Siri, Luca Bizzarri e Z di Zoro. Tra i candidati i tweet inviati alla fine della trasmissione da Pierluigi Bersani “Bel confronto dai che siamo forti”, Matteo Renzi “Grazie a tutti. È bello pensare che le primarie restituiscano dignità alla politica. Io #Adesso in camper verso Firenze: domattina al lavoro “ e Nichi Vendola “Mamma quanto ho sudato, grazie a tutti”.
E’ evidente che politici e broadcaster, anche se per fini diversi, non possono più ignorare i segnali provenienti dagli utenti attivi della rete, sia per comprenderne le opinioni che per ricevere nuovi stimoli.
[Articolo apparso su Repubblica.it il 13/11/2012]
Non capisco i 180 milioni.
Mi piacerebbe capire come fai ad arrivarci.
Poi una considerazione personale.
“I “twittatori” unici sono risultati essere 21.072”
Praticamente 4 gatti.
sono i tweet moltiplicati per i follower dell’autore. Come dico nel pezzo non si tratta di utenti unici, quindi ci sono parecchie sovrapposizioni.
tu dici i tweet X numero di followers dell’autore
ossia
127.426 tweet X numero followers dei 21.072 twittatori unici = 180 milioni
forse vuoi dire
(21.072 twittatori unici) X (numero followers dei 21.072 twittatori unici) = potenziale pubblico raggiunto (ossia 180 milioni)
Per ogni tweet calcoliamo il numero di follower dell’autore e poi li sommiamo
io farei
(21.072 twittatori unici) X (numero followers dei 21.072 twittatori unici)
per calcolare il pubblico raggiunto
anche se ho ancora dei potenziali duplicati,
perchè ogni twittarore unico può avere followers in comune,
sarebbe sicuramente più preciso.
Grazie per la condivisione delle informazioni.
Certo, quello che citi tu è il calcolo della REACH, mentre noi abbiamo evidenziato le IMPRESSION ossia le visualizzazioni potenziali, non le persone raggiunte. Lo potrei aggiungere però
Effettivamente, Tabacci e Puppato che ci facevan lì ieri sera?