Già un anno fa avevo scritto dell’ascesa delle applicazioni di Instant Messaging ai danni dell’uso degli SMS, ma negli ultimi mesi siamo entrati in una vera e propria guerra commerciale.
Il bisogno della comunicazione sincronica risale agli albori di internet, mentre il successo di massa di applicazioni specifiche si può far risalire ad ICQ e a MSN Messenger. Quest’ultimo, se la memoria non m’inganna raggiunse in Italia ben 15 milioni di iscritti.
Entrati nell’era dei social network e della telefonia mobile i leader hanno fatto fatica a mutar pelle, dando spazio a nuovi protagonisti.
Oggi il campo è occupato da applicazioni mono piattaforma come iMessage, che funziona solo su iOS, e multi piattaforma come Google Hangout (evoluzione di GTalk), Skype (che ha incorporato Windows Messenger), Blackberry Messenger, nonché nuove app che stanno dando filo da torcere ai giganti del web, tra cui Facebook con il suo Messenger.
La più famosa è Whatsapp che conta ben 350 milioni di utenti attivi nel mondo (solo ad aprile erano 200 milioni) che inviano qualcosa come 11 miliardi di messaggini e 400 milioni di foto al giorno.
Il valore di queste applicazioni per gli utenti cresce all’aumentare delle persone che le istallano (network effect) ecco perché la via del successo passa necessariamente per l’internazionalizzazione. Lo hanno ben capito i due maggiori competitor di Whatsapp: Wechat e Line che, nei mesi scorsi, hanno dato vita a massicce campagne di PR e advertising che hanno interessato anche il nostro paese.
Inoltre queste due app stanno diventando delle vere e proprie piattaforme con funzionalità più estese di Whatsapp.
WeChat, del colosso cinese Tencent proprietario del social network QQ, ad agosto contava circa 400 milioni di utenti registrati, dei quali 236 milioni attivi ogni mese (100 milioni fuori dalla Cina). A differenza di Whatsapp che è legato ad un numero di telefono, Wechat si basa su registrazione per cui in caso di cambio numero, la cronologia e i contatti non vengono perduti. Oltre alla messaggistica istantanea offre chiamate audio/video, la possibilità di chattare con sconosciuti nelle vicinanze, di effettuare pagamenti e di pubblicare messaggi pubblici.
Line, popolarissimo in Giappone, può vantare 150 milioni di utenti attivi al mese che apprezzano un ambiente molto ludico. Oltre a consentire chiamate audio/video gratuite, Line mette a disposizione migliaia di “stickers” e decine di giochi di gruppo. Come WeChat, ma a differenza di Whatsapp, ha anche un client desktop.
Line quindi scommette sull’arricchimento dell’esperienza utente attraverso una vera e propria piattaforma di distribuzione di contenuti digitali.
Probabilmente l’e-commerce nei prossimi mesi passerà anche da questi ambienti privati di scambio in tempo reale. Ecco perché è facile prevedere che i colossi nel web non tarderanno a fare le proprie contro mosse (si sta già parlando di un Twitter messenger e di un interesse di Facebook per Snapchat).
E voi quali applicazioni utilizzate?
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