Più di tre anni fa avevo sostenuto che l’unica ancora di salvezza per Foursquare sarebbe stata quella di diventare un “recommendation engine” di qualità. A cinque anni dalla sua nascita il rilascio della versione 8.0 segna proprio la svolta da social game basato sui check-in (ora demandati all’app Swarm) a motore di consigli.
Le novità di Foursquare 8.0
La nuova applicazione, rivista completamente nel design, si apre chiedendo all’utente di indicare i suoi “gusti” in fatto di cibo e stili di locale (potranno essere aggiornati in seguito, cliccando sul logo che campeggia in alto in ogni sezione).
Dopodiché si viene portati sulla pagina principale caratterizzata da un campo di ricerca e un menù a scorrimento orizzontale col compito di aggregare alcune macro tematiche (cibi, caffè, vita notturna, divertimento). Cliccandole si vedrà apparire una lista di luoghi, non lontani, corrispondenti al tema scelto e alle proprie preferenze.
La ricerca potrà essere raffinata attraverso svariati filtri: di prezzo, distanza, voto, caratteristiche, raccomandazioni di amici, posti in cui si è/non si è stati o salvati.
Oltre alla pagina di ricerca sono presenti quella che offe una lista di luoghi nelle vicinanze, quella dei consigli degli amici, e quella del profilo.
Quest’ultima è particolarmente interessante perché svela due nuovi aspetti: la tipologia di legame tra utenti e le competenze.
Da network asimmetrico a simmetrico
Foursquare nacque come social network simmetrico ossia come rete di “amici”: per vedere le attività di una persona c’era bisogno di attendere l’accettazione della richiesta di amicizia. Ora, invece, è diventato un network asimmetrico, come Twitter, per cui chi fa una richiesta non accettata assume lo stato di follower. Di conseguenza potrà vedere tutti i consigli e i “mi piace” lasciati in giro, ma non i posti nei quali si è stati senza lasciare traccia.
Le competenze
Le competenze sono il meccanismo di stimolo che sostituisce il check-in. L’utente viene incoraggiato a lasciare consigli sui luoghi visitati e se vengono apprezzati da altri gli faranno guadagnare il titolo di esperto di una certa tematica. I “tip” più utili vengono mostrati nella scheda del luogo, mentre sul Proprio profilo vengono evidenziate le competenze.
Interessante l’aggiunta, ad ogni tip, dell’indicazione sulle visualizzazioni.
Dal check-in attivo a quello passivo
Con la scomparsa dei check-in, di fatto, le competenze e i gusti rappresentano “cibo vitale” per il motore di raccomandazioni di Foursquare 8.0. Ma “Pilgrim”, questo il suo nome in codice, considera anche altri fattori per capire dove l’utente si trova e quindi aiutarlo. Tra questi il segnale GPS, le celle telefoniche nell’area per effettuare una triangolazione e le reti Wi-Fi presenti.
In pratica, anche se l’app non è attiva, collezionerà questi dati nei server di 4sq al fine di comprendere le abitudini dell’utente e anticiparne i desideri, ma anche per poter costruire una mole di informazioni utilizzabile, in forma aggregata, per la pubblicità.
Crowley pensa che questo tracciamento continuo verrà accettato dagli utenti perché lo vedranno trasformarsi in consigli utili. Resta il fatto che viene attivato automaticamente, senza un avviso. Una mossa azzardata nel momento in cui anche Facebook sta virando verso una maggiore attenzione alla privacy.
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