Facebook Watch, la Tv di Zuckerberg che prova a battere YouTube, arriva in Italia e in tutti i paesi del modo, dopo un anno di sperimentazione (visibile da desktop, mobile e Facebook Lite).
I dati mostrano che già 400 milioni di persone visitano ogni mese la nuova sezione e 75 milioni lo fanno ogni giorno, rimanendo a guardare video per 25 minuti.
Il social network ha anche annunciato la disponibilità globale di Ad Break, un formato pubblicitario di inserzioni nei video da 15 secondi, che dovrebbe permettere agli inserzionisti di pianificare i propri spot pubblicitari e ai creator di monetizzare i propri sforzi.
Mentre in UK/US sono già disponibili i primi prodotti professionali chiamati Facebook Watch Originals (Five Points, Huda Boss, Sorry for Your Loss, Sacred Lies, Confetti, Red Table Talk), in Italia la situazione è scoraggiante.
Accedendo alla sezione Watch si vedrà una semplice lista di video pescati dalle pagine alle quali si è iscritto l’utente e, purtroppo, anche da altre secondo un criterio di engagement ottenuto.
Il limite sta in questo concept dello scrolling verticale e nell’assunto che l’utente desideri vedere i video popolari delle pagine. Il concept di YouTube è opposto: è primariamente un motore di ricerca che mostra contenuti sempre freschi sulla base delle affinità desunte (efficacemente grazie all’Intelligenza Artificiale) dalle visioni precedenti.
L’unica cosa interessante è la ricerca per parole chiave che permette di far emergere video caricati su Facebook dalle pagine pubbliche (anche quelle non seguite) e da fonti esterne (c’è qualcosa da YouTube).
Facebook sicuramente nel 2019 investirà molto nella creazione di contenuti originali in altri paesi, nell’offerta di opportunità di monetizzazione per i creator (per rubarli alla concorrenza) e di sponsorizzazione per i brand, ma la strada per diventare lo YouTube-Killer è ancora tutta in salita.
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