Ieri sera al TG1 ho presentato la prima classifica dei TikToker italiani per follower ed engagement. L’analisi è stata fatta col nuovo Buzzoole Discovery, strumento utile alle aziende che vogliono individuare i creator più adatti alle proprie campagne di Influencer Marketing.
TikTok sta avendo successo tra la generazione Z perché è un app-specchio, in pratica la videocamera dello smartphone è come lo specchio che hanno nella loro cameretta. Serve a mettere a fuoco la propria identità e a mettere in mostra le proprie doti creative,ad un pubblico più o meno ampio.
Dall’osservazione dei video di maggior successo emerge che :
- gli utenti amano seguire quei profili che riescono a generare un’empatia e una vicinanza attraverso video divertenti, basati su lipsync, balli e scherzi, conditi da effetti speciali. Il driver dell’engagement è l’intrattenimento e non tanto, come accade più di frequente su Instagram, l’interesse verso una specifica tematica (moda, la bellezza, cibo)
- gli utenti premiano i propri coetanei perché in loro si riconoscono, più che le celebrity o i brand, che ancora scarseggiano
- le aziende iniziano ad essere molto incuriosite, ma anche spaventate dal rischio del ridicolo e dallo sforzo creativo che la piattaforma richiede. Qualcuna ha aperto un proprio profilo, ma la maggior parte preferisce comprare spazi pubblicitari nativi o sperimentare campagne di Influencer Marketing per saggiare le acque (video, challenge e altri formati)
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