Da qualche anno il tema del computer quantistico ha iniziato a far capolino tra gli articoli di giornali di massa. Molti pensano sia un computer più potente che riuscirà a fare più velocemente le attività che svolgiamo con i computer odierni. Niente di più lontano dalla realtà.
Il computer quantistico è un computer che è governato dalle leggi delle fisica quantistica, quindi quando modifica informazioni non lo fa manipolando oggetti fisici che codificano bit, ma oggetti quantistici (un atomo, un fotone) che codificano qubit (bit quantistici).
Simone Severini
Se il bit in un dato momento può assumere il valore 0 oppure 1, il qubit può essere 0 e 1 allo stesso tempo.
Grazie a queste caratteristiche peculiari i computer quantistici ci permetteranno di simulare e indagare fenomeni fisici come il comportamento delle molecole e quindi studiare nuovi materiali che hanno proprietà speciali. Per esempio, materiali che permettono di trasferire energia dissipando meno calore o che consentono di catturare la luce in modi più efficienti, come fanno le piante. Semplificando, potremmo dire che il computer quantistico ci permetterà di “entrare nelle piante”, come fossimo Ant Man, e studiare i processi di fotosintesi.
Per capire di più di questo campo affascinante ho fatto un’utile chiacchierata con Simone Severini che in Amazon Web Services si occupa di Quantum Computing e che ha scritto “Nella terra dei qubit” insieme a Eva Filoramo (Trèfoglie). Abbiamo parlato anche di come si fa a portare sul mercato questa tecnologia e di come la si può comunicare. Buona visione!