Paolo Valdemarin nota che i blogger catturano l’attenzione delle agenzie di PR (e delle aziende committenti) perché rappresentano un’avanguardia nell’utilizzo della rete che permette loro di essere mediamente più informati.
Il fatto che questi utenti abbiano un blog è puramente strumentale (il blog serve per partecipare all’ecosistema) ma potrebbero benissimo esserci utenti in questa categoria che non hanno un blog, e probabilmente l’emergere di nuove forme di social networking creerà presto nuove classi di “blogger senza blog”.
Condivido tranne che per l’uso del futuro…queste classi già esistono e iniziano ad essere oggetto di attenzioni. Il problema per le agenzie di PR è quello di individuare i più influenti e capirne il comportamento all’interno del/dei social network.
Technorati tags: blog, social network, pr, web 2.0
Se dici “individuare i più influenti” stiamo parlando di cose diverse.
Il punto non è influenzare ma cogliere i trend e raccogliere i feedback da parte di questa sezione del mercato che, forse, vede il futuro un po’ prima.
chiarisco: il problema che hanno le agenzie PR è quello d’individuare i più influenti non per influenzarli, ma come sostieni tu proprio per raccogliere i feedback da queste avanguardie
grazie