La funzione più importante nei servizi di social networking è quella che permette di rendere visibile all’utente i contenuti degli altri iscritti, ad ogni accesso. Nella fase iniziale, quando questi luoghi sono poco abitati, la funzione si limita ad esporre tutti i contenuti in ordine cronologico inverso di creazione. Con la crescita degli abitanti crescono anche i contenuti e a quel punto si rendono necessari algoritmi complessi di selezione della visibilità.
Facebook ne ha creato uno per regolare le notizie che entrano nel News Feed e Twitter, da qualche tempo, ne ha uno per generare la sezione “While you were away” e per inserire nella nostra timeline contenuti di persone che non seguiamo
Pinterest, che ospita 30 miliardi di pin cui accedono circa 70 milioni di visitatori al mese, da qualche giorno ha annunciato il suo.
Fino a poco tempo fa, accedendo all’Home Feed l’utente vedeva una collezione di pin, ordinata cronologicamente, provenienti dalle persone, dalle board e dagli interessi seguiti, oltre che da alcune raccomandazioni della piattaforma.
Oggi non è più così. Grazie a nuovi modelli di machine learning, chiamati Pinnability, parte della tecnologia proprietaria “Smart Feed“, il sistema prova a prevedere i contenuti più interessanti. In altri termini ad ogni pin proveniente da persone, board e interessi seguiti viene assegnato un punteggio di rilevanza e di conseguenza i pin vengono visualizzati nell’Home Feed secondo tale ordine.
In questo caso un algoritmo decide cosa farci vedere, imparando dai nostri interessi. Ciò dovrebbe facilitarci la vita, al prezzo di limitare la serendipity. Per cui per scoprire immagini inattese non resta che interrogare il motore di ricerca, sbirciare tra i menu tematici o tra i pin più popolari.
In attesa di ascoltare il vostro parere, mi trovate su Pinterest.