In questi nove anni la mappa dei social network nel mondo, che ho aggiornato una settimana fa, ha avuto la funzione di mostrare le preferenze sui social network fruiti via web (desktop e mobile). Ma, sempre più, gli utenti accedono ai servizi di rete attraverso smartphone e tablet, preferendo l’utilizzo delle applicazioni dedicate.
Comscore stima che in media oltre il 60% del tempo speso online avviene in mobilità (in Italia 62%) e che oltre l’80% dei minuti di navigazione da dispositivo mobile è attribuibile all’uso di app (in Italia siamo all’87%).
Cosi mi sono chiesto se non valesse la pena di fare uno sforzo di ricerca e provare ad individuare quali fossero le app social e di comunicazione più usate in ogni nazione. Ho utilizzato i dati forniti da AppAnnie, azienda che monitora gli app store, che ha determinato le applicazioni più utilizzate nel 2017 in 25 nazioni*. Per stimare il servizio più usato nelle restanti nazioni della mappa ho analizzato le app più scaricate negli ultimi 3 mesi del 2017, sempre grazie agli strumenti di AppAnnie, confrontati con altre fonti.
Il risultato è questa mappa mondiale delle social app che mostra l’applicazione social e di messaggistica istantanea più usata per ogni nazione analizzata.
La sorpresa maggiore è che Facebook, destinazione social principale se consideriamo la navigazione web, lascia il posto ad altri servizi se valutiamo il solo utilizzo via app degli stessi.
Il social con più utenti attivi al mondo (2,1 miliardi) risulta leader tra le applicazioni in sole 4 nazioni: Stati Uniti, Francia, Svezia e Vietnam. I maggiori contendenti dell’uso via app sono WhatsApp e Facebook Messenger, comunque parte dell’ecosistema di Zuckerberg.
WhatsApp, acquisito nel 2014 e che ha 1,5 miliardi di utenti attivi, conquista 32 nazioni. Mostra la sua forza in Italia, Germania, UK, Spagna, Russia, ma anche nei territori dell’America Latina, in India e Arabia Saudita.
Facebook Messenger, spin-off del famoso social network che vanta 1,3 miliardi di utenti, vince in 17 nazioni tra cui il Canada, l’Australia e alcuni paesi dell’Est europeo.
Al tasso di crescita attuale, nei prossimi due anni, è plausibile immaginare un sorpasso di WhatsApp su Facebook in termini di utenti attivi.
Ma ci sono anche popolazioni che resistono all’influsso occidentale e preferiscono servizi più in linea con la loro cultura nazionale.
Line, applicazione di messaggistica istantanea sudcoreana con oltre 200 milioni di utenti attivi, è il mezzo di comunicazione e svago (permette l’acquisto di sticker e giochi) preferito in Giappone, Taiwan e Tailandia. Negli ultimi anni è diventata una vera e propria piattaforma, che fa utili vendendo giochi e stickers, oltre ad offrire profili business attraverso i quali le aziende possono mandare messaggi diretti ai propri follower (a pagamento).
In Cina predomina WeChat, del colosso Tencent proprietario anche del social network QZone, con 980 milioni di utenti mensili. WeChat si caratterizza per essere una piattaforma innovativa che offre messaggistica di testo, audio e video, ma anche la possibilità di effettuare pagamenti per diversi servizi pubblici e privati cinesi.
A completare il panorama Viber, posseduta da Rakuten che produce anche l’e-book reader Kobo, preferita in Ucraina e Croazia e KakaoTalk in Corea del Sud.
A parte queste specificità nazionali se osserviamo le prime 10 app più usate nei paesi occidentali è evidente che il podio è sempre ad appannaggio dei prodotti dell’ecosistema Facebook.
Snapchat avanza in Francia, UK e US. Twitter scompare dalla classifica italiana e tedesca. Pinterest ben posizionato solo in US.
Tra le altre abitudini di consumo emerge l’utilizzo di Amazon e Spotify un po’ ovunque.
Tra le peculiarità italiane l’affezione a Il Meteo, TripAdvisor e Telegram.
Se valutiamo congiuntamente i risultati della mappa dei social network e di questa nuova mappa delle app, emerge chiaramente la strategia vincente di Zuckerberg che è riuscito, per tempo, a coprire le diverse esigenze di comunicazione degli abitanti di differenti paesi del mondo (dai social agli instant messenger). Ciò gli permette l’accesso ad una gigantesca mole di informazioni sulle preferenze di miliardi di persone, usata per ottenere una posizione di duopolio (condivisa con Google) nel mercato della pubblicità online.
Come persone dovremmo interrogarci sugli effetti che può avere sul nostro pensiero una dieta informativa poco varia, concentrata sull’uso delle solite app.
* Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, Hong Kong, India, Indonesia, Irlanda, Italia, Giappone, Messico, Olanda, Polonia, Russia, Singapore, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Taiwan, Tailandia, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti, Vietnam
Articolo molto interessante. Quindi in Italia il 62% degli internauti si collega via mobile e l’87% impiega il tempo sulle app. Pensare che solo qualche anno fa si collegavano quasi tutti da pc e le app nemmeno sapevano cosa fossero…
grazie
Snapchat avanza in Francia, UK e US
Questa frase, ovviamente confermata dai dati…. mi lascia di stucco.
Una cosa che non avrei mai previsto.
Avrei pensato più ad un crollo….
Grazie mille
Mirco Simon
grazie a te per il commento