Perplexity, nota per il suo motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale, ha lanciato un Perplexity Assistant. Si tratta di un assistente vocale per smartphone che vuole competere con Google, Siri e Alexa. Per ora è disponibile solo per Android, scaricando l’app di Perplexity ed iscrivendosi gratuitamente. Per utilizzare l’assistente, bisogna però, impostarlo come predefinito sul proprio smartphone, come mostro nel video in basso.
Una volta configurato, Perplexity Assistant può essere evocato tenendo premuto il pulsante di accensione del cellulare per alcuni secondi. Riesce a svolgere sia funzioni tipiche degli assistenti ai quali siamo abituati, sia qualche attività pseudo-agentiva:
- Fornire le ultime notizie e le informazioni meteo
- Rispondere a qualunque domanda (perché è basato su modelli linguistici di grandi dimensioni) e fare da tutor
- Far partire una canzone, usando Spotify
- Inserire un promemoria
- Prenotare un ristorante o un Uber (con dei limiti)
- Rispondere a domande basate su ciò che vede (bisogna attivare la videocamera)
- Inviare un’email o un SMS
- Chiamare un contatto o un’attività commerciale in rete
- Rispondere a domande su ciò che si mette sullo schermo dello smartphone (es. un sito)
Questa mossa di Perplexity sottolinea ancora una volta l’ambizione di entrare prepotentemente nei territori di Google, addirittura scalzando il suo assistente dal suo sistema operativo. Al momento, a mio avviso, Gemini ha ancora dei vantaggi importanti come la possibilità di attivare applicazioni che fanno parte dell’ecosistema Google. Nell’attesa di capire come si evolverà la situazione, ti lascio al mio video.