L’ho scoperto solo quest’estate andando a zonzo per il web, ma il suo album “For Emma, forever ago” è in giro dalla fine del 2007, anche se solo da qualche mese gode di una buona distribuzione.
Bon Iver, al secolo Justin Vernon, lo partorisce in un capanno rosso nel cuore bianco del freddo Wisconsin, al riparo dalle delusioni del mondo.
Qui decide di immergersi in un doloroso viaggio interiore attraverso la costruzione di strutture sonore rarefatte, dalle quali emerge il suo falsetto ultraterreno, capace di entrare in risonanza con le vostre più intime emozioni e non mollarvi facilmente.
Per cogliere la potenza della sua musica provate ad ascoltare “Flume” in basso e poi a confrontarla con la versione interpretata da una classe di ragazzi autistici.
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– MySpace Trasmissions: un EP gratuito dal vivo
– Un concerto imperdibile
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