Rilassanti ma intense di stimoli e incontri interessanti le giornate trascorse a Urbino durante il Festival dei Blog. Coinvolto nella giuria del premio fotografico “Living in a wireless campus” (foto vincitrici 1a, 2a, 3a + menzione speciale) non avevo preparato nulla per l’Academic BarCamp; poi spinto da Fabio e Giovanni ho riassunto le mie ricerche su Facebook in Italia, provando a stimolare una discussione sul fenomeno basata su dati concreti.
Due le domande fondamentali alle quali spero anche voi proverete a rispondere:
– si può parlare di una generazione Facebook ? Un gruppo di utenti che guida l’adozione dello strumento e che in esso vede un modo semplice per entrare in rete, un giardino con tutti i comfort (e-mail, chat, album, giochi, ecc…) seppur recintato ?
– cosa ha determinato il picco di popolarità registratosi subito dopo le vacanze estive ? Un effetto passaparola offline oppure dei media tradizionali ?
In basso trovate le slide e la registrazione dell’intervento, che merita di essere vista proprio per apprezzare l’interazione con i presenti.
Lancio una provocazione, boutade ma manco troppo. Penso che il boom sia avvenuto grazie ai conSerVatori, più che ai conVerSatori digitali, ovvero a coloro che sono tornati dagli erasmus con un ampio bagaglio culturale, tra cui proprio un uso e una conoscenza del mezzo più profonda di quella che avrebbero trovato in Italia. Sono (state) quelle avanguardie, offline, ad essere in grado di trascinare, online, i propri compagni rimasti in italia.
Ciao
z
PS ovviiamente i compagni, guardando le foto dei party sui profili, dicono “chi è sta troia?” (cit.) 🙂
Una presentazione sintetica ma in cui si è individuato un fenomeno davvero singolare (l’esplosione “postvacanze” di Facebook in Italia) utilizzando uno strumento potente ma ai più sconosciuto (Facebook/ads). E meno male che era un intervento preparato al volo!
“Dunque il milione di utenti italiani viene raggiunto fra agosto e settembre. Poco prima e poco dopo, si attiva una notevole mole di discussioni, post, ecc.. sulla blogsfera e sul web social. Questo comporta rumore, rumore notevole.. e il rumore arriva ai media quelli grossi (detti mainstream) che a magari qualcuno nella blogosfera ogni tanto passa, e a forza di leggere titoli e titoli, un pò di curiosità gli è venuta.
E così compaiono articoli sul boom di FB, su cos’è, ecc.. insomma i soliti titoloni. E qui un pò per quelli che giornali e compagnia ancora li leggono, un pò perchè il nome Facebook inizia a uscire dalla sola rete.. iniziano a volerne sapere di più. Si avvia il passaparola off line, e Fb entra nelle discussione pseudo quotidiane, anche solo per chiedere al collega se sappia cosa sia, o come funzioni.
In sintesi, per me, il primo step è stato il milione di utenti -> da lì buzz on-line altissimo -> salto dall’on all’off-line -> e passaparola.
Somewhat else?”
Copia e incollato da: http://www.facebook.com/note.php?note_id=35544560769
Ciao Vincenzo,
ho seguito il tuo consiglio ed ho postato le mie idee su una possibile spiegazione sociologica del successo di Facebook 🙂
http://www.tecnoetica.it/2008/10/25/sociologia-di-facebook-ovvero-perche-facebook-ha-cosi-tanto-successo/
la vita è bella ma bisogna sapere godersela
Ciao Vincenzo
Il tuo post è molto interessante, soprattutto per quanto riguarda la domanda del “dopo vacanze”. Persone conosciute con le quali si vuole rimanere in contatto?
Ti lascio il link di un mio articolo scritto per mediazone relativo a nexus, un’applicazione che mi ha permesso di ipotizzare una “sociologia dei gruppi su facebook!
http://riccardoesposito.wordpress.com/2008/10/29/sociologia-facebook/
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http://facebookmania.net/siti-facebook-connect/