La coda lunghissima di Twitter

Twitter è ancora un ambiente di consumo delle informazioni, non un luogo conversazionale. Un posto dove pochissimi hanno un grande seguito e la maggior parte delle persone è in relazione con piccolissimi gruppi.

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A confermarlo (ne avevo scritto in passato) è un’analisi recente di O’Reilly che ha raccolto dati casuali di 400.000 account. In sintesi emerge che:

  • Gli utenti attivi (che hanno scritto almeno una cosa negli ultimi 30 giorni, nella definizione del ricercatore) seguono una media di 117 account
  • La maggioranza degli account segue un numero maggiore di persone rispetto al numero di quante lo seguono
  • Se vi seguono più di 60 persone non siete messi male, siete nel 50 percentile degli utenti attivi. Se vi seguono circa 3000 persone siete penultimo percentile.
  • Insomma Twitter assomiglia più ad un’evoluzione di un qualunque mass media, e non penso che gli sforzi messi in atto per stimolare la conversazione ne cambieranno la natura (che deriva dall’essere un social network asimmetrico).

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