Twitter è ancora un ambiente di consumo delle informazioni, non un luogo conversazionale. Un posto dove pochissimi hanno un grande seguito e la maggior parte delle persone è in relazione con piccolissimi gruppi.
A confermarlo (ne avevo scritto in passato) è un’analisi recente di O’Reilly che ha raccolto dati casuali di 400.000 account. In sintesi emerge che:
Insomma Twitter assomiglia più ad un’evoluzione di un qualunque mass media, e non penso che gli sforzi messi in atto per stimolare la conversazione ne cambieranno la natura (che deriva dall’essere un social network asimmetrico).
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