Twitter sta cambiando profondamente il meccanismo di funzionamento della timeline. Lo ha annunciato con un post breve che parla di “spirito di sperimentazione” sperando di non suscitare grande clamore. Ma la svolta per molti ha il sapore di un tradimento, di una involuzione.
Timeline cronologica. In principio il flusso di tweet che vedevamo scorrere davanti ai nostri occhi era composto soltanto dai tweet degli account che avevamo scelto di seguire, mostrati in ordine cronologico inverso.
Timeline con ads. Poi, la naturale esigenza alla monetizzazione di un servizio gratuito, ha spinto l’azienda a farci vedere anche tweet e account sponsorizzati da inserzionisti, che ci hanno prescelti come target.
Timeline algoritmica. Ora arriva l’ufficializzazione della messa in opera di un algoritmo (stile Facebook), che inserirà automaticamente nel fiume di messaggi anche elementi provenienti da account non seguiti (finora relegato nella sezione Scopri che, evidentemente, pochi consultano). Potranno essere tweet o account popolari e rilevanti ossia oggetto di interesse, quindi di interazioni, da parte del nostro network.
Ad esempio io ho già visto apparire nella mia timeline tweet contrassegnati come preferiti da persone che seguo e tweet (non particolarmente virali, come si può vedere dall’immagine) di account seguiti da persone che seguo.
Lo scopo dichiarato è quello di rendere il servizio sempre più interessante al fine di stimolare una maggiore interazione da parte degli utenti (il basso engagement della community è sempre stato il punto debole di Twitter).
Se davvero l’algoritmo riuscirà a proporre notizie rilevanti potrebbe essere una buona mossa. Al momento trovo più fastidiosa l’invasione della timeline da parte di tweet sponsorizzati di bassa qualità, dopo l’apertura a tutti dell’advertising fai da te.
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