Come ogni anno condivido qualche riflessione sui mutamenti dell’utilizzo dei social media nel nostro paese a partire dai dati forniti da Audiweb powered by Nielsen. Si tratta della cosiddetta Total Digital Audience, ossia delle persone che accedono da desktop e mobile (smartphone e tablet) al netto delle sovrapposizioni. L’universo considerato è relativo ai maggiori di 2 anni per l’audience da Pc e alla fascia 18-74 anni per quella da mobile. Dunque è probabile una sottovalutazione dell’impatto dei servizi/app usati prevalentemente in mobilità: in particolare Twitter, Instagram e Snapchat.
Facebook rimane il più grande mall italiano con 23,6 milioni di audience a dicembre 2015, anche se Audiweb evidenzia un calo negli ultimi due anni, non riscontrabile nei dati ufficiali di Facebook (ovviamente dovuto a diverse metodologie di rilevazione e di cui parlerò in un prossimo post).
Al secondo posto continua a permanere Google+ con circa 8,4 milioni di audience (in calo del 22% anno su anno), nonostante lo smembramento e la rifocalizzazione operata a novembre da Brin & Page.
In terza posizione viene certificato il sorpasso, che avevo già anticipato molti mese fa, di Instagram ai danni di Twitter. Audiweb riporta un’utenza di 8 milioni (in crescita del 14% rispetto al 2014) contro i 6,4 di Twitter (in calo del 28%).
In decrescita del 16% anche LinkedIn che si attesta su una audience di 4,8 milioni. Continuano a crescere sia Tumblr che ha un bacino di 2,8 milioni (+20%) che Pinterest con 2,6 milioni (+15%).
Infine l’outsider Snapchat, che ho deciso di considerare pur essendo un ibrido tra Instant Messenger e Social Medium, che con un balzo del 151% si attesta su una audience di circa 600.000 persone.
Molto interessante è il confronto di questi dati con quelli relativi al tempo medio di utilizzo per persona nell’arco di un mese.
Facebook, oltre ad essere il luogo più affollato della rete, risulta anche quello con la più alta permanenza pari a 12 ore e 20 minuti per persona (escluso dal grafico in basso per evidenziare meglio le posizioni degli altri).
Alle sue spalle spunta Snapchat utilizzato per circa 2 ore e mezza, seguito, con uno scarto di pochi minuti, da Instagram. Per darvi un’idea delle proporzioni vi segnalo che YouTube viene visto in media per circa 2 ore.
Twitter tiene legato l’utente medio per circa 1 ora al mese, mentre per Pinterest siamo nell’intorno di 30 minuti, seguito da Tumblr. Linkedin e Google+ chiudono la classifica con una decina di minuti di utilizzo.
Questi dati, tenendo presente i caveat di cui sopra, mi sembrano utili per capire i trend di utilizzo dei social media, per iniziare a testare la presenza e le logiche di comunicazione all’interno di nuovi ambiti, ma anche per razionalizzare gli sforzi di marketing.
Ovviamente i numeri possono fornire una base essenziale per un ragionamento sulle attività di comunicazione che dovrà, però, tener conto degli obiettivi e della comprensione del luogo in cui si concentra la propria audience di riferimento. In altri termini se intendo comunicare con persone che prediligono LinkedIn a Snapchat, dovrò pensare ad una strategia di presenza conseguente.
In attesa dei vostri commenti vi consiglio, per non perdervi i prossimi aggiornamenti, di consultare periodicamente la pagina dell’Osservatorio Social Media per le statistiche italiane, la pagina Social Media Statistics per le straniere e di iscrivervi alla Newsletter.
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