Il 2013 per i social media è stato un anno parco di novità, se si eccettuano il debutto in Borsa di Twitter e l’acquisizione di Tumblr da parte di Yahoo! Più che altro hanno fatto capolino alcuni fenomeni che potrebbero compiutamente prender forma nel 2014. Ecco cosa potrebbe succedere (più che previsioni, un esercizio per misurare la distanza che intercorrerà tra la mia percezione dei fenomeni e la futura realtà).
– la pubblicità inonderà i social media in maniera insopportabile, mettendo a rischio la nostra capacità di seguire il flusso delle notizie. Alcune piattaforme riusciranno a individuare il giusto equilibrio per non inquinare l’ambiente sociale, altre potrebbero perdere la fiducia degli utenti più esigenti.
Sarà anche l’anno in cui i contenuti prodotti all’interno dei social network, lasceranno i walled garden per comparire nelle aperte praterie del web. Google ha già annunciato un nuovo tipo di pubblicità, che altri potrebbero copiare (in primis Facebook);
– i social media aggiungeranno un geolocation layer per provare ad arricchire l’esperienza dell’utente. Offriranno contenuti personalizzati, in modalità push o pull, sulla base del luogo nel quale si trova in un certo momento. I primi tentativi sono appena stati sperimentati da Foursquare, che quest’anno si giocherà la partita della sopravvivenza.
– Facebook sempre più “aperto”. Nel senso che stimolerà maggiormente i suoi utenti a condividere pubblicamente i propri pensieri. Per far ciò introdurrà i trending topic e fornirà agli sviluppatori le API per portare a galla tali contenuti.
È probabile anche un miglioramento del suo motore di ricerca basato sul social graph al fine di monetizzare anche i risultati di ricerca (pubblicità contestuale agli stessi).
Questi cambiamenti probabilmente renderanno necessaria una nuova modifica all’algoritmo che sceglie i contenuti da mostrare;
– Google+ si rafforzerà. Emergerà come social network credibile anche agli occhi delle aziende, sfruttando l’integrazione (a volte forzosa) con l’ecosistema software e hardware di Big G (Android, ChromeOS, Google Glass, Chromebook);
– Gli Instant Messenger diventeranno più maturi. Continueranno ad occupare buona parte del tempo investito in rete. Si trasformeranno affiancando ad uno spazio privato di comunicazione anche uno spazio pubblico, andando in diretta competizione con i social network. Inoltre diverranno piattaforme per l’e-commerce. Assisteremo ad un consolidamento del mercato e a qualche acquisizione importante.
Snapchat crescerà, provando ad invadere il campo di Facebook, ma non credo che la sua messaggistica evanescente sarà una killer application; potrebbe semplicemente diventare una nuova feature per app esistenti;
Tutto ciò avverrà in un contesto animato da due forze contrapposte: quella dell’attenzione alla privacy e quella della personalizzazione dell’esperienza. Entrambe legate al tema della identità in rete, che coinvolge tutte le piattaforme nella guerra del social login. Converrà ritornarci, intanto attendo i vostri commenti.
L’aumento, o l’invasione, della pubblicità sui social non potrebbe rappresentare una “”rivoluzione””?
Da una parte (gli utenti) per difendersi dalle distrazioni dell’adv potrebbero avere bisogno di maggiori filtri (cognitivi e tecnologici): e la risposta dei brand potrebbe essere quella di puntare maggiormente su contenuti integrati col proprio marchio (branded entertainment)…
E poi, visti anche i recenti commenti sullo stato di salute di Bersani ma non solo, il 2014 non potrebbe segnare anche il passaggio dai media sociali a quelli “civili”: cioè una risacca dopo anni di spazi aperti del web e tornare un poco a quelle che erano le logiche dei primi forum con le loro stanze, con una maggiore attenzione nella comunicazione a community specifiche, gruppi chiusi. Creando delle cerchie (e in questo G+ avrà molto da dire) puntando molto sugli I.M.?