I Social Media cancellati da Wikipedia ?

Sembra paradossale, ma il termine “social media” è candidato alla cancellazione dall’enciclopedia collettiva, e dunque sociale, Wikipedia. In pratica in assenza di testi ufficiali che ne attestino la validità (bisogna aspettare la reincarnazione di McLuhan ?), la definizione attuale viene considerata fuffa per addetti marketing  o per essere precisi “a marketing buzzword of limited currency”. Eccola:

Social media describes the online tools and platforms that people use to share opinions, insights, experiences, and perspectives with each other. Social media can take many different forms, including text, images, audio, and video. Popular social mediums include blogs, message boards, podcasts, wikis, and vlogs

Mi piacerebbe aprire una riflessione italiana sulla questione per arrivare magari a creare una voce almeno nella Wikipedia nostrana. Pensate sia utile o anche per voi è un semplice termine marketing ? Provo a lanciare un meme ad alcuni possibili interessati: Luca, Giuseppe, Suzukimaruti, Tony, Massimo, Antonio, Fabio, Vincenzo, Sergio e aspetto i vostri commenti.

10 replies on “I Social Media cancellati da Wikipedia ?”
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  2. says: joh!

    che tristezza. allora aboliamo anche il termine mass media. le logiche di wikipedia a volte mi sfuggono.
    grazie per la notizia, la blogosfera italiana non sembra interessata a questo argomento.

  3. says: Poianone

    Palesemente assurdo. La definizione stessa di “Social” media contraddice la tesi iniziale; la socialità è un concetto che va ben oltre quanto descritto e teorizzato nel marketing. Purtroppo, l’adeguamento culturale va ad una velocità diversa dai cambiamenti favoriti dalla tecnologia, altrimentei non si spiega il tutto. Al massimo, più che di cancellazione, potremmo cercare una definizione diversa…

  4. says: Suzukimaruti

    Parere mio: possono cancellare un lemma, la definizione di concetto, ma non la cosa in sè.
    Il problema è vecchio e riguarda il modo in cui si chiamano le cose. A volte cancellano un’espressione, a volte impongono un nome diverso ad una “cosa”, ma la sostanza non cambia.

    Direi che in questo caso non siamo di fronte ad una questione di censura, ma banalmente ad un funzionamento discutibile delle regole autoprodotte di gestione di Wikipedia.

    Il limite, sostanzialmente, è che la definizione “social media” a detta di molti non ha un sufficiente supporto scientifico. Per Wikipedia è un problema (anche comprensibile, altrimenti qualsiasi teoria bizzarra avrebbe cittadinanza e addio credibilità e autorevolezza).

    Però, leggendo il dibattito, vedo che la Turkle usa “social media” nei suoi libri. Pure De Kerckhove ne parla. E so di almeno un paio di corsi universitari sui media sociali.

    Si tratta di un’espressione gergale del marketing? E che problema c’è? Sinceramente da Wikipedia mi aspetto che contenga anche il gergo del marketing, tra i suoi lemmi. Altrimenti dove li trovo? E’ informazione anche questa ed è utile.

    Insomma, il motivo per cui vogliono cancellare la definizione mi sembra invece che ne giustifichi la permanenza.

  5. says: DPY

    Joh: il termine mass media è in uso da anni, non mi pare che social media sia in uso consolidato da così tanto tempo, il paragone è quindi improponibile.

    Suzuki: a giudicare dalle regole di Wikipedia, apparentemente il posto giusto per Social Media è in Wiktionary, ovvero nel dizionario. Posso capire che sia un’opera molto meno consultata, ma non vedo che male ci sia.

    A parte questo, non mi sembra che sia un termine particolarmente ‘meritevole’, un nologismo lo si conia quando compare un concetto nuovo e lo si vuole identificare con un termine invece di una definizione. I media sociali non sono una novità: email, IM e una quantità impressionante di siti web ricadono sicuramente nella definizione data qui, ma esistevano anche 12 anni fa, come abbiamo fatto a fare a meno di quel termine fino ad ora? Certo, si può sempre dire che in tempi di Web2.0 si coniano termini nuovi per concetti vecchi, ma questo non li rende utili, anzi…

    Anna: se permetti fra il v-day e l’ostracismo per un termine che mi pare ridondante credo che il primo abbia un minimo di priorità in più, indipendentemente dal fatto che si approvi o meno l’operato di chi l’ha organizzato.

  6. says: sunlight

    Forse a molti piace far rientrare l’espressione social media nel marketing, perchè sembra più controllabile e pianificabile dalle aziende come qualsiasi altra leva marketing. io sto cercando di farmi un’idea al riguardo. a giugno ho assistito ad un convegno a milano e ad ottobre parteciperò ad un corso di formazione a roma, per vedere i casi di qualche azienda. magari capirò anche se i social media esistono veramente. se vi può interessare il corso se ne parla sul sito http://www.mediatopics.it

  7. Un progetto come Wikipedia incentrato sulla logica del social non può essere minato da queste inutili discussioni.

    Cancellare un termine come “social media” per teorie disfattiste verso la cultura e l’alfabetizzazione tecnologica significa oltraggiare la democracità di Internet.

  8. says: Vincenzo

    Proporrei “personal media”. Mmm….troppo marketing anche questo.
    Nell’era della contaminazione linguistica, degli stili di vita, delle culture, etc tutto questo sembra così surreale.

    Come fare a dare una definizione dei fenomeni di internet senza potere attingere da vari registri linguistici? Dovrebbe essere il contrario (naturalmente senza abusare). Invece che succede? Che ci mettiamo a fare gli accademici della Crusca

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