Perché Facebook ha comprato Giphy?

Facebook ha comprato Giphy per qualcosa come 400 milioni di dollari, secondo le fonti più accreditate. Una bella cifra per la creatura di Alex Chung e Jace Coke, che si stima fatturi 5 milioni. Il servizio continuerà ad operare e i 131 dipendenti saranno inseriti nell’organigramma di Instagram.

giphy

Giphy, con i suoi 300 milioni di utenti attivi giornalieri, è il più grande archivio di GIF del World Wide Web. Ogni volta che cercate un’immagine animata in iMessage, Twitter, Facebook, Telegram, Signal, TikTok, e tanti altri, state usando la libreria di Giphy. Ma perché Zuckerberg ha voluto comprarla, sfidando il rischio di ricadere sotto la lente dell’Antitrust? Tre le motivazioni principali.

Dati: i servizi che integrano Giphy nelle loro applicazioni danno accesso al loro “device tracking ID”. Ciò permette a Giphy di intercettare le parole digitate per cercare le GIF e al numero identificativo di chi le ha scritte. Non si tratta del numero di telefono, né di altri dati che permettono di capire chi si cela dietro quella ricerca, ma solo di un numero che permette di tracciare il percorso dell’utente nelle sue navigazioni. Utile per permettere la comprensione del customer journey (non del customer) e rendere l’advertising più efficace ed efficiente. Un vantaggio in più per Facebook ma non così decisivo, se si pensa che già oggi il 50% delle ricerche Giphy viene fatto da utenti della sua famiglia di applicazioni.

Giphy è il vocabolario della generazione Z.

Cultura: Giphy è sia un motore di ricerca che un luogo di produzione di GIF, ma anche di sticker, video e giochi arcade. Una vetrina importante per tanti artisti che trasformano stati d’animo in animazioni brevi. Ogni giorno 10 miliardi di questi prodotti della cultura giovanile contemporanea vengono visti da oltre 700 milioni di persone.
Giphy è il vocabolario della generazione Z. Possederlo vuol dire provare ad interpretarne il linguaggio e non perdere il contatto con un mondo dinamico, che sfugge dai suoi giardini recintati.

Spazi: Facebook per continuare a crescere deve ampliare i luoghi nei quali piazzare le sue pubblicità e trovare modalità creative per nuove forme di promozione. Giphy, che non è ancora riuscita a monetizzare pienamente i propri contenuti, rappresenta un’opportunità per offrire alle aziende “branded content” in sintonia con un pubblico giovane. Al momento le aziende possono comprare un canale nel quale ospitare le proprie creazioni, che poi verranno mostrate a milioni di persone. Tra questi Pepsi Cola, McDonald’s, Snickers, Google, Target, Nike e tanti altri. Facile immaginare un potenziamento delle opportunità per brand e artisti.

via GIPHY

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