Twitter: la nuova strategia

Perchè è importante la nuova homepage di Twitter ? La risposta esatta non ha a che fare con l’innovazione tecnologica, bensì con la strategia di mercato.

La vecchia homepage riportava questa dicitura:

Twitter è un servizio per comunicare con gli amici, la famiglia, i colleghi e rimanere in contatto attraverso lo scambio di veloci, frequenti risposte ad una semplice domanda: Cosa stai facendo?”

La nuova invece afferma:

Condividi e scopri cosa sta succedendo ora, ovunque nel mondo

twitter-hp

Tre a mio avviso le forze che hanno indotto questo cambio di mission, da personal network a piattaforma mondiale di informazioni in real time (in competizione con i mass media ?):

– gli utenti che hanno mostrato di utilizzare Twitter per ricercare/condividere notizie e informazioni utili (si pensi ai fatti di cronaca e alla rivolta in Iran) e non semplicemente per aggiornare il proprio status raccontando micro avvenimenti personali

– le aziende che sono disposte ad investire su Twitter solo se si trasforma in nuovo “ambiente informativo”, dove le persone vanno per informarsi (anche su prodotti e servizi)

– i competitor, in primis Facebook, che da ambiente chiuso, in cui si condivide solo con la propria rete di appartenenza, sta iniziando ad invogliare gli utenti a condividere pubblicamente con tutti, proprio come accade in Twitter.

Che ne pensate ?

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7 replies on “Twitter: la nuova strategia”
  1. Non credo francamente che a Twitter interessi l’uso che ne fa l’utente, quanto sia preoccupata dal fatto che un utente si iscrive ma si stanca di utilizzarlo rapidamente.
    Certo è che per le aziende la ricerca è uno strumento vitale per scoprire le conversazioni e i pensieri e hanno cavalcato l’onda.
    E poi questa homepage è sponsorizzabile, quella precedente non si prestava… da qualche parte devono iniziare a monetizzare.

  2. La storia di come Twitter si è evoluto è molto legata alle scelte che ne hanno fatto gli utenti. Di fatto agli sviluppatori, fino ad ora, è bastato assecondare gli “stimoli” della community: @ per le risposte, # hashtag fino alla ricerca.

    Di fatto questo netto cambio di direzione (che non mi sembra sia stato esplicito in precedenza) pone le basi per una monetizzazione più semplice del servizio, ma anche ad una piattaforma informatica globale. I popular topic by the minute sono indicativi di quanto sarà rilevante l’informazione all’istante.

  3. says: Elisabetta

    Io in realtà rifletterei sullo statuto di Twitter come “ambiente informativo” sin dall’origine più che come personal network. Sono personal network Facebook, LinkedIn o FriendFeed ma Twitter, è sempre stata una piattaforma di condivisione rapida delle informazioni al proprio pubblico più che un modo per mostrare le proprie connessioni, commentare, trovare gli amici.
    Proprio su questo fronte Twitter ha subito la concorrenza di una serie di tool e piattaforme che permettevano di espandere ed integrare la sua funzione “search” molto spartana, e, per certi versi, imprecisa.
    Il cambiamento di mission secondo me corrisponde anche a questa esigenza di restare al passo rispetto ad altri tool e di sfruttare in prima persona le proprie potenzialità e, certamente, anche di riuscire a convertirle economicamente.
    Il cambio è certamente molto significativo anche perchè sposta completamente l’accento sulla condivisione e non sulla segnalazione individuale, come hai sottolineato anche tu.
    Bisogna inoltre evidenziare la continua ibridazione e contaminazione fra piattaforme che implementano le proprie funzioni anche in conseguenza alle modifiche operate dalle altre. Dove ci porterà questo processo? Ad avere servizi sempre più specializzati oppure omogenei e business oriented?

  4. says: capobecchino

    Finalmente dopo un bel po di tempo, torno di nuovo a rileggere le news importanti.

    Concordo con Tommaso che dice che twitter non ha fatto altro di assecondare gli utenti (cosa giustissima)

    La home page per un servizio come twitter, secondo me è un po scarna (lo so perchè noi stiamo riprogettando la nostra), entrambi diamo un servizio di ciò che sta succedendo in tempo reale ed è giusto che anche chi arrivi sappia (non solo tramite hashtag).

    Twitter ha aggiunto features che altri servizi hanno nativamente e si appoggia a strumenti esterni, quindi non riuscirà mai a dare un’informazione completa di tutto 😉

  5. E’ sicuramente un passo interessante, segno di un cambiamento che sta, probabilmente, sta iniziando.
    Occorre vedere come proseguirà e con quale velocità: ciò che gli utenti “chiedono” è testimoniato dalla quantità di strumenti che popolano l’ecosistema Twitter e se fossero integrati tutti potremmo trovare un oggetto non molto dissimile da uno che già conosciamo, FB.

  6. says: Paolo Ratto

    Sono molto daccordo con il post e soprattutto sui 3 perchè di questo cambiamento.
    Ritengo, per quanto riguarda Twitter, che la novità stia nel aver “dichiarato” esplicitamente il cambio di strategia. Risulta piuttosto evidente che questo SN ha già da qualche tempo la peculiarità di “agilizzare” le notizie; forse ora se ne sono accorti anche i responsabili. Probabilmente dato che il business model di Twitter non è mai stato ben definito, ora hanno deciso di marcare questo sentiero.
    Sono molto curioso anche del nuovo motore di ricerca Yahoo! powered by Bing che sicuramente potrà dare fastidio alla grande G. Secondo me (http://paoloratto.blogspot.com/2009/07/microhoo-vs-google-e-sfida-finale.html) la sfida sulla search è appena cominciata.

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