Qual è la situazione del rapporto tra Pubbliche Amministrazioni e social media a quasi due anni dalla pubblicazione delle linee guida del Ministero della Funzione Pubblica?
Per comprenderlo ho svolto un’indagine quali-quantitativa sulle performance dei comuni capoluogo di provincia e delle regioni italiane, presentata al Forum PA 2013 (qui la precedente).
Grazie a Social Analytics di Blogmeter abbiamo raccolto oltre 600.000 dati prodotti dalle attività di queste amministrazioni su Facebook e su Twitter.
Per quanto riguarda i comuni solo il 37% ha un account su Twitter, percentuale che sale al 48% quando si guarda alle pagine Facebook.
Analizzandolo la situazione sul primo social medium in termini di follower (ascisse), menzioni ricevute (ordinate) e tweet prodotti (dimensione della bolla) emerge una realtà con due leader forti. Torino, in termini di bacino di utenza, e Milano per interazioni suscitate.
Simile lo scenario su Facebook dove Torino primeggia per fan, mentre Palazzo Marino per engagement generato. Sul social network più grande del mondo il quadrante dei leader è più affollato a causa dello scarso sviluppo della maggioranza delle pagine.
Scarsa l’attenzione alle richieste dei cittadini: solo 15 comuni permettono di scrivere sulla bacheca e i tassi di risposta sono molto bassi.
Più deprimente la situazione delle Regioni: su Twitter si contano solo 9 amministrazioni su 20, su Facebook 8.
Sul network dell’uccellino blu, in un contesto di generale nanismo, la Regione Lombardia emerge per follower, tallonata da Piemonte ed Emilia Romagna, e per menzioni, seguita dall’account del consiglio regionale piemontese.
Diversa la situazione sul network di Zuckerberg dove la Regione Puglia vince per numero di fan, ma cede ad Abruzzo e Marche in termini di engagement complessivo.
In sintesi, laddove presente, si nota una tendenza ad una gestione ordinaria e promozionale degli account, con una generale difficoltà di aprirsi al confronto con i cittadini. Ampi i margini di miglioramento soprattutto tra le regioni. Tutti i dettagli nella presentazione in basso.
Bel lavoro. Le province autonome di Trento e Bolzano, che hanno potere decisionale all’interno della Regione Autonoma Trentino AA (di fatto vuota di ogni potere decisionale) sono però presenti sui social.
Dovreste considerare i loro account, non quello della regione che non avrà mai una sua presenza in quanto priva di alcun potere effettivo.