LinkedIn ha pubblicato “The B2B Marketing Benchmark Report 2023” un utilissimo rapporto per comprendere lo stato del marketing B2B nel mondo. È basato su interviste ad oltre 1.900 marketer in paesi chiave: USA, Brasile, Francia, Germania, UK, India, Singapore, Australia.
Complessivamente emerge un grado elevato di ottimismo e fiducia nel futuro, testimoniato anche dalla crescita dei budget a disposizione. Riassumo qui i risultati che mi hanno più colpito.
Budget: Alla domanda come verrà speso il budget marketing nel 2023, al primo posto ci sono Lead Generation, Brand Building & Awareness, Demand Generation e Account Based-Marketing
CMO: circa 2/3 dei manager intervistati ritiene che il ruolo del CMO abbia acquisito una maggiore importanza rispetto a due anni fa. Circa la metà riporta che egli ha una responsabilità più diretta nella generazione di ricavi e nella crescita dell’azienda. 6 intervistati su 10 dicono che i leader aziendali ora attribuiscono più importanza al “brand building”, in grado di proteggere l’azienda in condizioni critiche di mercato.
Skill: le abilità più importanti per un CMO sono la strategia creativa e l’execution, la capacità di gestire il martech (marketing technology) e l’analisi dei dati, ma anche il problem solving e il innovative thinking.
Le skill più importanti per i membri del team marketing nel futuro: martech e analisi dati (53%) e storytelling come capacità di connettersi creativamente con le audience (43%).
KPI: solo 1 su 3 misura il ROI di una campagna dopo 4 settimane, la maggior parte lo fa dopo.
Canali: il 60% dei marketing leader intervistati ha dichiarato di voler pianificare eventi in persona quest’anno ed ancora di più il prossimo. Questo tipo di eventi è considerato ancora il canale più efficace di marketing.
Per quanto riguarda i luoghi digitali vengono preferiti LinkedIn (80%), YouTube (64%), Facebook (57%) e Instagram (52%).
Sfide: la sfida principale resta quella di acquisire nuovi clienti, ma al secondo posto spunta la capacità di incorporare nel marketing mix le nuove tecnologie di intelligenza artificiale. Tra coloro che già usano IA, l’81% prevede di aumentarne l’utilizzo nel prossimo anno.
Se andiamo a curiosare su LinkedIn, sono ancora pochi i marketer che parlano di intelligenza artificiale generativa (poco più del 5%)
Meno della metà dei marketing leader sta usando applicazioni di IA per le proprie attività. Ma il 75% dice che lo farà.
Come? Soprattutto per generare contenuti in meno tempo (56%), aumentare l’efficienza per concentrarsi su attività ad alto valore (55%), creare contenuti ottimizzati per l’engagement (51%).
Al momento, però, emerge un gap di conoscenza: meno di 2 su 10 dice di aver una buona comprensione di come utilizzarla l’IA generativa.
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