In questi anni abbiamo assistito ad una lenta, ma progressiva evoluzione di quegli spazi della rete usati per comunicare e socializzare. 14 anni fa, quando ho realizzato la mia prima mappa dei social network, questi servizi erano usati principalmente da desktop. Poi, gli smartphone hanno trasformato radicalmente le nostre abitudini e anche i luoghi dei nostri incontri, creando lo spazio per l’adozione di massa delle app di messaggistica istantanea. Quest’anno vi propongo due mappe da leggere in maniera complementare: una dedicata all’utilizzo dei social network e un’altra che comprende anche gli instant messenger.
Il mondo social diviso in 3 blocchi
La nuova mappa dei social network più popolari per nazione presenta un consolidamento delle posizioni acquisite dai maggiori player negli ultimi anni. Il mondo è diviso in tre grandi blocchi: l’oriente, i territori dell’ex Unione Sovietica e il resto del mondo.
La stragrande maggioranza del globo terracqueo è stato conquistato da Facebook che è il social network preferito in 156 dei 167 paesi analizzati (93%). Negli ultimi dodici mesi ha raggiunto i 2,9 miliardi di utenti mensili, di cui 1,9 miliardi connessi almeno una volta al giorno. Il gruppo Meta presidia anche Iran e Giappone con Instagram.
I territori dell’ex Unione Sovietica sono devoti a VK (prima conosciuto come V Kontakte), un social fotocopia di Facebook lanciato dal fondatore di Telegram e poi passato sotto il controllo di aziende filo governative (la maggior parte dei diritti di voto spetta a MFT, gruppo formato da SAGOZ, Gazprom-Media Holding, Rostec). Dichiara 400 milioni di utenti registrati, ma quelli attivi sarebbero poco più di 100 milioni.
In Cina il social preferito è WeChat (Weixin) che ha oltre 1,26 miliardi di utenti attivi al mese. Non si tratta solo di un social network, ma di una super app, sviluppata dal colosso Tencent, che unisce le funzioni di messaggistica e la possibilità di usare mini-app sviluppate da terze parti con le finalità più disparate (svago e utilità, anche servizi governativi). Si pensi che nel 2021 più di 700 milioni di utenti hanno usato le mini-app dedicate alla prenotazione di tamponi e vaccini per il Covid-19. Un mondo chiuso e fortemente controllato dal governo che rappresenta un modello, forse inarrivabile, per gli instant messenger occidentali.
Gli Instant Messenger più diffusi nel mondo
Se in questo contesto di un mondo diviso in tre blocchi proviamo ad introdurre la variabile rappresentata dalle applicazioni di messaggistica, lo scenario muta e Facebook perde la sua centralità.
Emerge WhatsApp che risulta la più utilizzata in 37 delle 61 nazioni che sono riuscito ad analizzare (60%). I suoi 2 miliardi di utenti attivi mensili coprono i territori dell’Europa dell’ovest, della Russia, dell’America Latina, ma anche dell’India e Africa.
Facebook rimane preferito in 7 nazioni (tra cui USA e Canada) e Messenger, suo naturale complemento, in 13 (l’Australia e i paesi dell’Est Europa).
I rimanenti quattro paesi hanno comportamenti diversi. La Cina, come già detto, non può fare a meno di WeChat. In Giappone e Taiwan amano LINE, un’app di messaggistica istantanea con oltre 200 milioni di utenti attivi, conosciuta anche perché buona parte dei suoi introiti derivano dalla vendita di adesivi digitali (sticker). Infine in Corea del Sud prevale l’utilizzo di KakaoTalk.
In definitiva, anche includendo nel nostro sguardo la variabile degli instant messenger ci troviamo di fronte ad un mondo sotto il dominio di Meta (che possiede Facebook, Messenger e WhatsApp) e di Tencent. Residuali i territori controllati da Kakao e dalla Z Holdings, proprietaria di LINE, che è partecipata dai colossi Softbank Group e Naver Corporation.
Mi hanno rubato il mio profilo come posso recupare