Giovedì scorso ho partecipato all’Italian Tech Week 2022 organizzata dal gruppo GEDI. Sono stato invitato da Riccardo Luna a parlare di metaverso durante la tavola rotonda moderata da Barbara Gasperini. Con me ho portato Lorenzo Montagna (VRARA) e Lorenzo Cappannari (AnotheReality). A questi si sono aggiunti Maria Mazzone (Accenture) e Edoardo Di Pietro (primo laureato nel metaverso).
La discussione è stata molto ordinata anche perché eravamo tutti portavoce di una linea di cauto ottimismo e di pragmatismo nell’affrontare la materia.
Dopo la sessione ho avuto modo di chiacchierare con Barbara Caputo, professoressa al Politecnico di Torino e responsabile del laboratorio di intelligenza artificiale. Mi diceva dell’importanza di modelli di IA per supportare la creazione/simulazione dei mondi virtuali immersivi, in grado di anticipare le azioni/reazioni degli avatar nella maniera più corretta possibile. Ma poneva anche l’accento sull’enorme utilizzo di energia che determinerà l’uso degli algoritmi di intelligenza artificiale in ogni campo. Dunque sarebbe utile iniziare a progettare modelli più sostenibili.
In occasione dell’evento ho scritto anche un articolo introduttivo al metaverso per l’inserto de La Repubblica dedicato all’evento di Torino.
Minecraft…Roblox…Fortnite? Cosa c’entrano esattamente con il metaverso? Bisognerebbe sfruttare questi interventi proprio per far capire le differenze tra i videogiochi online ed il cosiddetto metaverso.
Sono anche degli ambienti sociali non solo di gioco. Faranno parte del futuro metaverso.